Segna l’ex Betis, il capitano si fa parare un rigore da un ottimo Berisha e non supera Hamsik sul podio dei marcatori all time. Lontano dal Maradona, il ruolino di marcia degli uomini di Spalletti è da scudetto, ma tant’è…
Basta Fabian, fuori casa sarebbe stato tricolore LE PAGELLE
Quell’alone leggendario che aveva magnificato quella squadra di fenomeni è definitivamente sfumato il 4 maggio 1949. Il Napoli è terzo mentre il Torino è salvo matematicamente già da un po’, come ha da qualche settimana malinconicamente abbandonato l’idea di inserirsi nel lotto per l’Europa. Il mito del Grande Torino è finito settantatré anni fa ma quante persone avrebbero voluto che quella favola non fosse finita mai. In fondo quei signori del calcio erano più simpatici delle squadre con le maglie a strisce. Milan, Juve o Inter, non fa differenza. Comandavano allora e comandano ancora oggi. Regna la tattica intanto all’Olimpico Grande Torino, ne risente lo spettacolo nel primo atto di un match tra due squadre che non hanno (quasi) nulla da dimostrare a questa stagione. Torino e Napoli si annullano cercando di adattare il proprio gioco a quello dell’avversaria. Nessun pericolo concreto per i due portieri se si eccettua un intervento di Ospina su un colpo di testa di Belotti. Come per tutti i match che non hanno nulla da chiedere, a Torino sono venuti fuori novanta minuti di poco calcio, tanto fisico e senso tattico. Il Napoli fisicamente ruota bene, il Torino legge altrettanto bene le trame create dagli avversari. La decide a un quarto d’ora dal triplice fischio Fabian Ruiz, re dei gol da fuori (non segnava un gol da dentro l’area in Serie A dal 19 maggio 2019, contro l’Inter; da allora, aveva realizzato 12 reti di fila dalla distanza), ma stavolta entra in area dopo una serie di serpentine vincenti e batte Berisha con la complicità di Djidji. Il Napoli ha guadagnato 40 punti in trasferta in questo campionato, nessuna squadra ha fatto meglio finora; interrotta la serie positiva dei granata (si fermano a 6 risultati utili).
TOP
KOULIBALY 7: la battaglia con Belotti è senza esclusione di colpi. Grande fisicità nei duelli ravvicinati, riesce sempre a murare le sortite dei padroni di casa
BERISHA 7: vola sul rigore angolato del capitano del Napoli, sembra insuperabile, poi un tocco fortuito di Djidji lo beffa sul tiro di Fabian Ruiz
MERTENS 6.5: è la vera scintilla ad un match scialbo. Si procura il penalty, si sacrifica e tira, mette in condizione Insigne di rifarsi dopo il rigore sbagliato. Esce lui, la difesa granata respira…
IZZO 7: abnegazione e sudore. Si immola letteralmente davanti a un gol praticamente fatto di Insigne, esce tra gli applausi
FLOP
DJIDJI 5: entra al posto di uno stremato Izzo, il suo contributo non è fortunato. Da una sua deviazione nasce il gol del Napoli
RRAHMANI 5.5: non è sicuro e lucido in varie fasi del match, rattoppa il suo collega senegalese
LOZANO 5: vivacchia sulla corsia destra
POBEGA 4.5: dà l’avvio alla rete del Napoli, da un suo errore infatti Fabian libera la sua corsa e dà la stoccata vincente
Torino (3-4-2-1) – Berisha 7, Izzo 7 (70′ Djidji 5), Bremer 6.5, Rodriguez R. 6, Singo 6.5, Ricci S. 6 (66′ Linetty 5.5), Mandragora 6 (66′ Pobega 4.5), Vojvoda 6.5 (66′ Ansaldi 6), Praet 6, Brekalo 6 (81′ Pellegri NG), Belotti 6.5. ALL.: Juric 6
Napoli (4-2-3-1) – Ospina 6.5, Di Lorenzo 6, Rrahmani 5.5, Koulibaly 7, Mario Rui 6.5, Zambo Anguissa 6, Ruiz 6.5 (77′ Lobotka NG), Lozano 5.5 (68′ Politano 6), Mertens 6.5 (68′ Zielinski 6), Insigne 5.5 (77′ Elmas NG), Osimhen 6 (92′ Petagna NG). ALL.: Spalletti 6.
Andrea Fiorentino
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