Raffaele Auriemma è intervenuto su Radio Marte, nel corso di “Si Gonfia La Rete”, parlando del prossimo mercato del Napoli, delle problematiche tra società e tifo e del primo scudetto azzurro.
Auriemma: “Tutto ciò che il Napoli prenderà dipenderà da ciò che uscirà…”
“Il campionato ormai per il Napoli è finito, ma per quanto riguarda lo scudetto sarà bello fino alla fine e si deciderà all’ultimo minuto. Un po’ come accadde per lo scudetto del Napoli nel 1990, quando il Napoli vinse a Bologna e il Milan perse a Verona nella penultima giornata.
Mi auguro che i giovani possano vivere quelle emozioni che io ancora ricordo oggi. Una città in festa, in tutti i vicoli, eravamo per la prima volta campioni d’Italia.
Tutto ciò che il Napoli prenderà dipenderà da ciò che uscirà. Per Olivera, a meno di sorprese, manca solo l’ufficialità.
Se dovesse andare via Osimhen arriverà una punta giovane, con il Napoli che punta ad una squadra giovane.
Credo che la disaffezione del tifo viene da più lontano, il tifoso vuole partecipare e non vuole essere criticato anche nel suo passato vincente. Il Napoli non ha mai fatto una politica per coinvolgere la gente. Con la pandemia ci si è accorti che i tifosi sono utilissimi: portano ricchezza alla squadra. Io sono contento quando le società coinvolgono i tifosi, per esempio la Roma ha regalato 166 biglietti per la finale di Conference ai tifosi che andarono a seguire la trasferta contro il Bodo.
La colpa di Insigne contro il Torino non è tanto il rigore sbagliato, ma la testardaggine con cui ha pensato al gol e non al bene della squadra. Per me ha dimostrato una grande fragilità psicologica.
Non è facile prendere giocatori che giocano già nel campionato italiano, io prendere Deulofeu che non ha un ingaggio elevato.
Se la Salernitana resta in Serie A mi fa piacere, si potrebbe costruire un’amicizia specialmente ora che il presidente è napoletano. Bisogna mettersi alle spalle i rancori passati”.
Carlo Gioia
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