Secondo la Procura di Reggio Calabria, l’ex storico capitano della Reggina sarebbe un intestatario fittizio di alcuni beni – di cui la ‘Ndrangheta sarebbe compartecipe – all’interno di un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di molteplici delitti, tra cui riciclaggio, auto-riciclaggio e trasferimento fraudolento di valori.
‘Ndrangheta, indagato l’ex capitano della Reggina Ciccio Cozza
Tra gli indagati dell’operazione “Planning”, condotta dalla Dia e dalla Guardia di finanza di Reggio Calabria, c’è anche l’ex calciatore della Reggina Francesco Cozza, di 48 anni. La Dda di Reggio Calabria ipotizza a suo carico il reato di associazione per delinquere, aggravata dal favoreggiamento alla criminalità organizzata. Secondo il Procuratore della Repubblica Giovanni Bombardieri e i sostituti della Dda Stefano Musolino e Walter Ignazitto, Cozza sarebbe stato uno dei partecipi al sodalizio criminale finalizzato “alla commissione di una pluralità di delitti di trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio e autoriciclaggio”. L’ex fantasista amaranto, attraverso la società “Business Group”, sarebbe coinvolto, in particolare, negli illeciti che avrebbero riguardato la realizzazione di alcuni centri commerciali in Abruzzo.
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