“Pensavo fosse il momento giusto di mettermi in difficoltà per crescere. Napoli era quello che volevo, lo sentivo dentro di me. Mi hanno voluto tanto. La città è stupenda, l’accoglienza del pubblico, per un’amichevole, incredibile…” Commenta emozionato Jack, alla sua prima davanti alla stampa da giocatore azzurro. L’ex Sassuolo si è messo in mostra per la prima volta ieri, al Maradona, nel test amichevole contro la Juve Stabia. Lunga è stata la trattativa con gli emiliani, ma alla fine il connubio con gli azzurri è arrivato: indosserà la maglia numero 81 e proprio oggi ha tenuto la conferenza di presentazione.
Napoli, Raspadori: “Accoglienza incredibile, è quello che volevo”
Raccoglie un’eredità che dire pesante è poco, ma Giacomo ha le idee chiare: “Nelle zone centrali è dove mi trovo meglio. Credo che da prima punta o fra le linee mi debba mettere a disposizione. I miei nuovi compagni di reparto li ho ammirati in tv. Spero con gli allenamenti di trovare presto l’intesa con loro. Le scelte poi le fa Spalletti.” Estremamente duttile, l’ex Sassuolo parte come alter-ego dunque di Dries Mertens (sottopunta nel 4-2-3-1), ma può anche giocare sia da vice-Osimhen (c’è anche Simeone) o da ala pura nel 4-3-3 che spesso ha schierato Spalletti ad inizio stagione. Insomma, un calciatore che porta con sé tante soluzioni. “Mertens è il giocatore che più mi ha colpito negli ultimi due anni per come si smarca al tiro e come serve i compagni. Essere qui al posto suo è uno stimolo in più. Spero di arrivare ai suoi livelli”, dice Raspadori.
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