Sinisa Mihajlovic pochi giorni fa è stato sollevato dall’incarico di allenatore del Bologna. La Gazzetta dello Sport ha pubblicato la lettera d’addio del serbo.
Bologna, Mihajlovic commenta l’esonero: “Lo accetto ma non lo capisco. Adesso è difficile non pensare male, vi spiego…”
“Non sono un ipocrita, accetto l’esonero ma non lo capisco. In tre anni e mezzo abbiamo raggiunto, nonostante tutto, sempre salvezze tranquille cercando di fare un calcio propositivo e offensivo, lanciando giovani e permettendo al club di guadagnare col mercato in uscita come dimostrano le ultime sessioni.
Potevo fare meglio, forse, ma ho dato tutto me stesso e guardo tutti a testa alta senza rimproverarmi nulla.
La mia avventura qui non è stata solo calcio. È stata un’unione di anime, un camminare insieme dentro un tunnel buio per rivedere la luce.
Ho sentito la stima per l’allenatore e quella per l’uomo. Salutare tifosi, giocatori, società, città per dire addio è una cosa normale nel calcio, nulla è eterno ma stavolta il sapore che mi lascia il mio voltarmi indietro un’ultima volta è più triste”.
Carlo Gioia
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