A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Claudio Brachino, giornalista: “La Nazionale? Ho visto il secondo tempo e aveva due facce. Per dieci minuti mi è sembrata una grande Nazionale, mentre per il resto una piccola Nazionale. L’Ungheria sembrava quella degli anni d’oro. Grande risultato e soddisfazione di arrivare alle fasi finali della Nations League, piccola soddisfazione per il Mondiale a cui non ci siamo qualificati. Il Napoli? Lo conosco un po’ meglio delle altre. Il Milan non avrebbe dovuto perdere, ma il Napoli è fortissimo quest’anno, la ricostruzione della società è stata intelligente. Poi Spalletti si è liberato di alcuni narcisi che non sopportava più. Abbiamo passato un estate a parlare di De Ketelaere come il nuovo Kakà, ma nel frattempo Kvaratskhelia gioca e segna. De Ketelaere a giugno tornerà nel campionato belga che è un altro calcio, mentre Kvaratskhelia è un campione. Il Napoli lo scorso anno ha perso il campionato per mentalità, sta all’allenatore e alla società cercare una linea corta per arrivare a vincere. Si deve giocare sempre allo stesso livello di intensità. È una stagione anomala, si gioca tanto tutti e ci si ferma troppo tutti”.
Antonio Napoletano
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