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Malta, bufera su Devis Mangia: il ct è accusato di molestie sessuali da un suo calciatore

Non si placa l’onda lunga delle polemiche intorno all’allenatore Devis Mangia sospeso dall’incarico di commissario tecnico della Nazionale di Malta. L’ex tecnico dell’Under21 azzurro ha risposto per le rime con un durissimo comunicato al continuo circolare di voci, rumors e notizie provenienti soprattutto dalla stampa maltese che avevano motivato la sua sospensione con accuse di presunte molestie sessuali ai danni di un giocatore della sua stessa nazionale.

Malta, bufera su Devis Mangia: il ct è accusato di molestie sessuali da un suo calciatore

Il ct della nazionale maltese Devis Mangia è stato denunciato alla polizia per presunta cattiva condotta sessuale. Lo ha annunciato la Federcalcio maltese. Mangia è stato temporaneamente sollevato dai suoi incarichi la scorsa settimana dopo che un giocatore della nazionale lo ha denunciato per presunta cattiva condotta sessuale. Il tecnico italiano ha smentito le accuse, avanzate in seguito anche da un secondo calciatore. Mangia è stato visto partire per l’Italia la scorsa settimana; tuttavia, il presidente della MFA Bjorn Vassallo ha chiarito che l’allenatore della nazionale non è fuggito in Italia ma stava sfruttando un congedo già richiesto. La scorsa settimana, la Federcalcio maltese si è riunita d’urgenza con il cda che ha approvato la decisione sulla sospensione temporanea di Mangia, deferendo la questione al Consiglio di salvaguardia della federazione per indagare.

Il comunicato del diretto interessato – La replica del commissario tecnico non si è fatta attendere, attraverso un comunicato: “In relazione alle notizie comparse sulla stampa nazionale, è mio dovere precisare di non aver mai tenuto, né ora né in passato, condotte lesive della dignità personale o sessuale di alcuno, men che meno di un giocatore o di un altro membro della Federazione. A differenza di quanto è stato diffuso dai media, questo tipo di comportamenti non mi sono neppure stati contestati dalla Federazione stessa. Si tratta di notizie infondate e false, gravemente lesive della mia dignità personale e della mia reputazione professionale e diffido chiunque a proseguire nella pubblicazione o nella diffusione delle stesse. In caso contrario, mi riservo di presentare querela nei confronti di ogni ulteriore condotta diffamatoria. In ogni caso, ogni ulteriore comunicazione sarà concordata con la Federazione Maltese, nel rispetto della correttezza del rapporto professionale in essere”.

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