“Negli ultimi anni il calcio italiano ha perso tantissimo, le proprietà americane sono diventate così tante perché ci vedono una grande opportunità di riportarlo in alto”, ha detto il patron del Bologna avversario del Napoli domenica Joey Saputo, intervistato dal Corriere della Sera.
Bologna, Saputo: “La Serie A un’occasione imperdibile per imprenditori USA”
“Fondi? Erano una grande opportunità anche per gli stadi – ammette l’imprenditore a stelle e strisce -. Gli impianti fanno la differenza insieme ai diritti tv. In Canada la Premier League la vedono tutti. La serie A in tv non si sa mai dove cercarla. Quando la trovi vedi immagini di stadi vuoti: non invogliano i tifosi. Qui il livello non è alto come in Europa, ma gli stadi sono pieni, la gente li vive e ci si diverte: la partita non è tutto. Il nostro progetto di ristrutturazione del Dall’Ara è molto avanti, conto che a marzo avremo il via libera. Superlega? Non poteva essere applicato. Sarebbe stato un male per il calcio italiano e per tutti gli altri campionati europei. Non me ne vado. Quando sono arrivato avevo un progetto in testa: riportare il Bologna in alto, in Europa. Finché non raggiungo l’obiettivo non lascio la società. Per il Bologna sogno un percorso in stile Atalanta. Per questo ho preso da loro il ds Sartori. L’orizzonte è l’Europa: ci vuole tempo, ci arriverò”.
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