“Il Corriere dello Sport” in vista di Roma-Napoli ha analizzato l’andamento delle punte centrali delle rispettive squadre: Tammy Abraham e Victor Osimhen. Un inizio di stagione difficile per il centravanti inglese, che pur avendo giocato di più del nigeriano ha siglato meno gol.
Osimhen-Abraham, meglio il nigeriano nonostante abbia giocato di meno
“Con un particolare decisivo sullo sfondo: Osimhen ha giocato 4 partite e 241 minuti meno del collega. Osi, insomma, è il simbolo perfetto del confronto tra gli attacchi delle due squadre: il Napoli vanta il migliore della Serie A con 25 reti realizzate, mentre la Roma ha il peggiore tra le prime sette in classifica con 13. Tredici: come gli azzurri andati a segno finora.
Come il leone che in quattro giorni, dopo un mese di pausa obbligata dall’infortunio muscolare rimediato con il Liverpool, ha ruggito in faccia all’Ajax e al Bologna. L’abilità di Osi, insomma, è stata proprio quella di piombare in corsa sulla partita e di lasciare un graffio decisivo.
Tanto da stuzzicare una riflessione: l’incrocio con la Roma sembra l’occasione giusta di rivederlo al centro del tridente dal primo minuto. La condizione cresce, le parentesi con gli olandesi e il Bologna sono state chiuse dai gol e Victor è sembrato letteralmente esplosivo.
Difficile lasciarlo fuori nel momento in cui devi disegnare una formazione e dare un indirizzo a una partita”.
Carlo Gioia
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