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Napoli-Rangers, Spalletti: “Ora siamo ad un buon livello di forma. Faremo 3-4 cambi domani”

Alla vigilia della sfida di Champions contro gli scozzesi di Glasgow, l’allenatore del Napoli Luciano Spalletti risponde alle domande della stampa nella sala conferenze del Training Center di Castel Volturno. Ad affiancarlo c’è il bomber ex Verona Giovanni Simeone.

Napoli-Rangers, Spalletti: “Ora siamo ad un buon livello di forma. Faremo 3-4 cambi domani”

“Gara importante e non da sottovalutare? Quello che diciamo noi è uguale per tutti – commenta l’allenatore partenopeo -: in tutte le partite bisogna mettere il massimo che si ha a disposizione, e lo fanno anche gli altri. Le difficoltà sono di ripetersi ogni volta, di mettere sempre dentro tutte le qualità che ci vogliono, bisogna andare forte. Vincere domani potrebbe essere fondamentale, ci permetterebbe di arrivare a giocare la partita col Liverpool con 15 punti e ci consentirebbe di usare la differenza reti a nostro favore. Una vittoria che diventerebbe fondamentale”, ha proseguito Spalletti.

“Scelte di domani? Scelgo sempre i calciatori per vincere le partite, non per il turnover. La possibilità di avere calciatori forti anche fuori mi dà più alternative di far giocare anche loro. Siccome siamo tornati alle 2 l’altra notte, la mattina alle 11 sono in difficoltà per fare allenamento. Anche oggi abbiamo fatto un allenamento diversificato per chi ha giocato, ancora devono recuperare. Avendo la possibilità di una rosa di livello ci permette di cambiare qualcosa e lo faremo, ci saranno tre o quattro calciatori freschi”, continua il mister toscano, rivelando che la sua squadra, “per quanto riguarda le partite viste possiamo dire di essere ad un buon livello. Abbiamo sempre usato le qualità che abbiamo, non siamo mai stati messi in difficoltà dagli avversari, però riguarda fino a questo momento qui, quello che diventa fondamentale non è soffermarsi su quello che siamo riusciti a fare, ma dobbiamo trovare una soluzione per quello che dobbiamo essere. Abbiamo calciatori che tirano fuori dei pezzi superiori alla media, ad esempio il gol di Osimhen di domenica, è un pezzo da aggiungere ai grandi calciatori e grandi squadre che fanno parte della storia del calcio”.

Le decisioni del Giudice Sportivo dopo i fatti di Roma e l’astio verso di lui e Napoli. “Qual è la soluzione? Togliere sempre più barriere. Una volta proverei in uno stadio a far arrivare le persone senza recinzioni, voglio vedere cosa fanno. Il recinto ti stimola ad andare a vedere cosa c’è di là e poi riuscire a mettere in evidenza quello che fanno le migliaia di persone che amano questo sport, che fanno cose belle nello stadio e che vogliono divertirsi e godere di questo spettacolo e andare ad evidenziare gli imbecilli. Perché poi sono quelli che disturbano e fanno casino e sono in grandissima minoranza, sono quelli che vanno buttati fuori dagli stadi. Agli altri, che amano lo spettacolo, bisogna dare spazio. La modernizzazione degli stadi pure potrebbe aiutare: andare in stadi dove si trovano molte cose sorpassate da tanti anni aiuta ad essere più spreciso piuttosto che ordinato e corretto per l’ambiente che vivi, ci vogliono gli stadi nuovi, che creano anche posti di lavoro, prospettive per duemila nuove situazioni”. Le vittorie “immeritate”. “Non guardo cosa dicono gli altri, dobbiamo avere un modo nostro di fare calcio. E’ vero che siamo primi, ma è più importante essere primi per i nostri tifosi, per noi. Quello conta più di tutto il resto, abbiamo il dovere di tentare di essere primi per rappresentare i nostri tifosi. Poi si figuri se vado a rispondere a uno come Mourinho che ha una storia totalmente differente dalla mia. Siamo contenti di quello che stiamo facendo e questo ci riempie di gioia”.

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