“C’è un ministro dell’Interno (Piantedosi, ndr) di straordinaria efficienza e umanità che è prontamente intervenuto. Sono stati già individuati i soggetti che hanno agito e quest’azione così veloce mi rallegra, è un primo risultato”.
Caso Curva Nord a San Siro, Abodi: “Il calcio risponde alle regole nazionali”. Malagò: “Un’autogol per le società coinvolte”
“Non esistono mondi paralleli, calcio e sport rispondono alle regole della Nazione”: così il ministro dello Sport, Andrea Abodi e dei Giovani ha parlato dei fatti accaduti sabato durante la sfida con la Sampdoria nella curva dell’Inter, svuotata su ordine dei capi ultrà dopo l’omicidio di uno dei leader storici, il pregiudicato Vittorio Boiocchi. “Il mio pensiero e le scuse vanno rivolte verso le singole persone e soprattutto i bambini, che sono le persone più esposte” ha poi aggiunto il ministro. Lo riporta la Gazzetta dello sport.
Sul tema è intervenuto anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò. “Il calcio per molto tempo ha rappresentato un’eccezione e questo non va bene – ha detto il presidente del Coni – Da presidente del Coni dico che se un tifoso per amicizia o complicità di trasferta, decide dopo una notizia così di voler andare via, non solo è padrone di farlo, ma può essere anche interpretato come gesto d’amicizia. Ma che quella persona obblighi altri ad andare via è fuori dal mondo”. Che poi aggiunge: “Il grande tema oggi sono i bilanci, i ricavi e i diritti tv nel calcio, ma che figura facciamo quando all’estero in una partita di calcio si scopre che la gente viene mandata via dalle curve? È un autogol per le società stesse”.
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