Parla di Cruyff, Guardiola, Ancelotti, ma è in un club turco di seconda categoria, Fatih Karagümrük, e in condizioni precarie, che l’icona Andrea Pirlo cerca di rilanciare la sua carriera di allenatore, a un anno dal licenziamento dalla Juventus.
Fatih Karagümrük, Pirlo: “Ho scelto la Turchia per avere la serenità di lavorare”
“Quando ti chiedono di allenare la Juve è difficile dire di no. Su 100 persone credo che 99 avrebbero fatto la mia stessa scelta. È stata un’esperienza molto bella, formativa sotto diversi aspetti, che ha solo rafforzato il mio desiderio di allenare. Ed è stato facile per me dire sì al Fatih Karagümrük, perché sentivo l’ambizione di andare avanti. Volevo davvero arricchirmi con un’esperienza all’estero, scoprire nuove sensazioni e confrontarmi con un campionato che non conoscevo”: così Andrea Pirlo, allenatore della compagine turca oggi all’Equipe. Il campione del Mondo 2006 dichiara che la speranza era che in Turchia gli sarebbe stato dato il tempo giusto affinché il suo calcio desse i frutti, quel tempo “che in Italia non ti concedono” e che gli è mancato alla Juve, dove è convinto di “aver fatto un buon lavoro con i due trofei vinti e la qualificazione alla Champions League”.
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