Stando a quanto riportato dall’edizione odierna di “Repubblica”, il Napoli avrebbe deciso di Napoli di non ricorrere a nessuna infiltrazione per l’infortunio di Khvicha Kvaratskhelia, attaccante azzurro affetto da lombalgia, per via del test antidoping.
Repubblica- Il Napoli non ha rischiato Kvaratskhelia, vuole scongiurare l’ipotesi doping
“Dal 1 gennaio di quest’anno il regolamento anti-doping vieta le infiltrazioni con siringhe di cortisone, considerato alla stregua delle sostanze dopanti.
Si spiega dunque così, al di là della volontà dello staff sanitario di non correre alcun rischio con un atleta convalescente il doppio stop della stella dell’est con Atalanta ed Empoli. Alla fine ha prevalso la linea saggia del dott. Canonico e dello staff sanitario Ssc Napoli, ovvero di non forzare e di far rientrare in gruppo il giocatore gradualmente in gruppo con un percorso terapeutico personalizzato.
Nel frattempo nella giornata di ieri hanno fatto il giro della Georgia le parole del papà di Kvara, Badri Kvaratskhelia, sul furto d’auto subito a Cuma: “Quando l’ho saputo, ero molto preoccupato. Quando ho parlato con Khvicha, ero felice perché parlava col sorriso. Dio lo ha salvato. Qualcosa di più grave sarebbe potuto succedere se Khvicha lo avesse scoperto che i ladri erano lì. Vive con suo cugino. È una casa privata con videocamere di sorveglianza e sicurezza. Non posso dire in dettaglio cosa e come sia successo. Tutto viene registrato sulla videocamera. È successo qualcosa di molto brutto. Grazie a Dio per averci salvato.”
Carlo Gioia
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