Dopo il divieto di vendita di alcolici negli stati del Qatar che ospitano le partite della Coppa del Mondo, il noto marchio di birre si ribella e chiede la riduzione sul costo del contratto di sponsorizzazione in vista dei Mondiali 2026 che si giocheranno negli Stati Uniti, in Canada e in Messico.
FIFA, la Budweiser insorge: “Ridacci 50 milioni come risarcimento danni”
Dopo l’introduzione del divieto di vendere alcolici negli stadi che ospitano le partite dei Mondiali di Qatar 2022 e negli spazi adiacenti, il marchio statunitense di birre ha deciso di chiedere la restituzione di 50 milioni di euro come risarcimento danni. In soldoni: vuole un forte sconto, quantificato appunto in cinquanta milioni, per il futuro contratto di sponsorizzazione sottoscritto con la Federcalcio mondiale in vista della prossima edizione dei Campionati del mondo che si disputeranno nel 2026 negli Stati Uniti, in Canada e in Messico. Qualora non fosse possibile giungere a un accordo, la Budweiser potrebbe intraprendere un’azione legale nei confronti del più alto organo del calcio. Inoltre, Budweiser ha anche deciso la destinazione della birra che sarà rimasta invenduta una volta conclusi i Mondiali in Qatar. L’idea è molto semplice: verrà regalata alla Nazionale che si laureerà campione del mondo nella finalissima in programma il prossimo 18 dicembre.
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