A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Pietro Lo Monaco, dirigente sportivo: “Papu Gomez? Quando l’ho portato a Catania ovviamente non pensavo che arrivasse in finale ai Mondiali, ma penso che sia la chiusura di una buona carriera. È l’ultima occasione della sua vita e mi fa piacere che la stia accogliendo. Quando arrivò a Catania era un ragazzino che non giocava neanche titolare nel San Lorenzo. Fu una trattativa complessa perché in Argentina erano consentite le operazioni da parte dei privati per il cartellino dei calciatori. Già subito dopo due anni c’era un’offerta importante dell’Inter e il Catania lo ha venduto dopo per 20 milioni. Stiamo parlando del 2013, altri tempi. L’Argentina? Tutto può succedere perché una finale è una finale, anche se la forza della Francia si fa preferire. Gli argentini sono calciatori agonisti e non ci stanno a perdere, hanno questa capacità agonistica importante e detengo che sia una partita aperta con una preferenza importante da parte della Francia. Non penso sia l’Argentina più forte degli ultimi anni, per questo la Francia si fa preferire. Messi sullo stesso piano di Maradona se dovesse vincere? No, queste sono delle analisi riduttive. Messi è un grandissimo calciatore, ma Maradona è un regalo di Dio per tutti gli amanti del calcio. Diego giocava in un periodo differente, su di lui era una caccia all’uomo tutta la partita. La Nazionale argentina aveva giocatori anche mediocri, in una partita di calcetto giocava con me uno che ha vinto il campionato mondiale con Maradona. C’erano anche dei giocatori di qualità. Sono venuti dei momenti in cui l’Argentina ha trascurato l’aspetto tattico pur di far giocare i campioni, quest’anno questa squadra non ha campioni, ha un buon contesto di squadra guidato da Messi. Messi è un grandissimo campione, ma Maradona è qualcosa di diverso. Il Napoli? Spalletti sta avendo una valenza notevole, la capacità di farli giocare da squadra va ascritta ai meriti dell’allenatore anche se il Napoli è una buona squadra. Kvaratskhelia può diventare un crack! Per il calcio di oggi un regista come Lobotka non si vede ovunque, non ce ne sono in giro tanti. Forse sta scomparendo l’epoca del falso nove, basti vedere la Spagna. Quindi Osimhen è un attaccante che in Europa mi sembra che primeggi senza ombra di dubbio. Già sta uscendo fuori questa favola popolare che era scritto che vincessero il Napoli e l’Argentina. Credo che il Napoli non abbia grandi rivali in Serie A, ha un organico importante e si può permettere di cambiare determinati uomini senza cambiare quanto si vede in campo. Super Lega? Era fallito miseramente il tentativo già nel momento in cui è partito, c’è stata un’insurrezione popolare con l’iniziativa che hanno posato subito”.
Antonio Napoletano
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