Lascia questa terra, ma rimarrà nel cuore di tutti, l’allenatore serbo. Ha combattuto la malattia, una volta l’ha sconfitta, quando si è ripresentata, purtroppo, il suo cuore non ha retto. Lo ha fatto da grande uomo, da uomo forte. Da persona che non si è mai arresa davanti a niente ed ha sempre lottato fino alla fine. Così come ha fatto contro la leucemia che l’ha colpito dal 2019.
Addio ad un guerriero dal cuore immenso: si è spento Sinisa Mihajlovic
Siniša Mihajlović: allenatore, calciatore, padre di famiglia, uomo. Un esempio per tutti in ogni campo dove si è cimentato. Anche in quello della lotta a questa tremenda malattia. La notizia della sua morte che si diffonde a macchia d’olio sconvolge tutti. Il duro dal cuore grande, il guerriero che ha combattuto e ha dovuto porre l’onore delle armi, nonostante ce l’avesse messa tutta. Questa è la classica notizia che appartiene a quella categoria che non si vorrebbe mai trattare, ma è doveroso farlo: l’ex allenatore del Bologna, 53 anni, stavolta non ce l’ha fatta a vincere la sua battaglia col male che lo tormenta da qualche anno, e ha dunque definitivamente alzato bandiera bianca. Oggi a Roma dopo una lunga battaglia contro la leucemia, contro cui combatteva dal marzo del 2019, si è spento nella clinica Paideia. Era ricoverato da domenica scorsa per un’infezione divenuta da subito grave a causa del sistema immunitario compromesso dalla malattia stessa e dalle pesanti terapie. Domenica si è alzata la febbre e la situazione è progressivamente peggiorata, da qui la decisione del ricovero. L’esistenza gli ha presentato il conto, di questo ne era assolutamente consapevole. Uomo mai banale, sul campo e in panchina, tuttavia l’ultimo Sinisa è quello che rimarrà più impresso, segnato dalla malattia ma presente in panchina, sul campo di allenamento o intento a guidare il “suo” Bologna dall’ospedale, ma non c’è dubbio che sia tutta la sua esistenza a dover essere presa come esempio per chi non voglia mai nascondersi. Il destino è stato più forte di lui. Ma questa partita, per come l’ha vissuta e per come l’ha giocata, Miha non meritava certo di perderla. Lascia la moglie Arianna e i figli Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nicholas. Proprio dalla figlia Virginia, nel 2021, aveva avuto la prima nipotina: Violante. La redazione, tutta, di SGLR, si unisce al dolore per la perdita del padre, marito e nonno Sinisa.
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