Alla camera ardente è arrivato anche Luciano Spalletti, l’allenatore del Napoli si è seduto dietro alla famiglia. “Sinisa è stato un avversario sempre leale, ogni volta che l’ho avuto davanti da calciatore o da allenatore sapevi già in anticipo cosa pensasse delle persone”, aveva dichiarato ieri a Sky.
Mihajlovic, camera ardente nella Sala della Protomoteca in Campidoglio. C’è anche Spalletti
Roma è pronta a rendere omaggio all’ex allenatore serbo Sinisa Mihajlovic, scomparso due giorni fa. Dalle 10, nella Sala Protomoteca del Campidoglio, è aperta la camera ardente allestita dal Comune per consentire a tutti di salutare per l’ultima volta il campione iugoslavo. Poco dopo le 9 erano già oltre 100 le persone radunate in piazza del Campidoglio: tanti tifosi laziali ma anche romanisti e semplici appassionati di calcio. Tanta commozione, occhi lucidi ma anche voglia di ricordare le gesta del Sinisa calciatore. “Aveva un sinistro incredibile, se ci ripenso ancora mi vengono i brividi” dice un ragazzo con la sciarpa biancoceleste ad un amico. Centinaia di persone dunque, dalle prime luci del mattino, si sono messe in fila per entrare nella camera ardente adornata da corone di fiori inviate dalla FIFA e dai suoi ex club come Roma e Lazio. Sul feretro sono state deposte anche le sciarpe di Torino e Bologna. Presenti molti tifosi del Milan. Gli occhi bassi e velati dalle lacrime. Il segno della croce e poi l’abbraccio alla famiglia. Poi Luciano Spalletti, attuale allenatore del Napoli si è seduto tra la famiglia di Sinisa.
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