L’edizione odierna del “Corriere della Sera” si è soffermata sulla vittoria dell’Argentina al Mondiale, ma soprattutto sull’impresa di Lionel Messi che aggiunto l’ultimo tassello alla sua incredibile carriera.
CorSera- L’impresa di Messi non è inferiore a quella di Maradona, anche qui l’Argentina non era la più forte
“Nel calcio non sempre vince il più forte. Perché Mbappé, ancora una volta, ha dimostrato di esserlo. Ma per fortuna è Leo Messi ad alzare la coppa nel cielo di Doha. Messi ha avuto l’arte di attendere. Otto anni fa, quella che sembrava la sua grande occasione, finì male. Contro la Francia ha ringraziato nuovamente sua nonna Celia, colei che lo portava al campo quando era piccolo e non cresceva. Il padre lo dovette portare in Europa per curarlo, vista la situazione finanziaria argentina.
La sua impresa non è inferiore a quella di Maradona. Anche qui l’Argentina non era la squadra più forte. Leo può dire di aver coronato la sua carriera: le immagini di Maradona agitate dalla curva non sono più inquietanti, ma quasi benedicenti.”
Carlo Gioia
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