A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Nicolas Spolli, ex calciatore: “Il Mondiale? Non eravamo i candidati numeri uno, poi la sconfitta contro l’Arabia Saudita ci ha fatto solo bene. Questo Mondiale è anche figlio di questa sconfitta. Devo dire che questa finale è stata impressionante e ha portato a galla emozioni uniche. Si farà fatica a vedere finali di questo spessore. Martinez ha fatto la parata della sua vita al 120’. Maradona e Messi? Sono sullo stesso livello, fare ancora paragoni su questi due extraterrestri non è giusto nè per uno nè per l’altro. Ci siamo goduti Maradona in passato e adesso Messi. Papu Gomez? Non avrei mai pensato che diventasse campione del mondo. Ha fatto delle annate incredibili, non avrei mai scommesso che avrebbe partecipato ad un Mondiale. L’Argentina aveva tanti giocatori nel suo ruolo e non lo avrei mai pensato. Appena ho visto Romero al Genoa ho capito subito che si trattava di un giocatore di spessore. Ha giocato al posto mio in una partita contro la Juventus quando c’era Ronaldo. Simeone? Lo conosco bene perché quando sono arrivato a Genova era in ritiro con noi. Sono innamorato dei giocatori che si allenano al massimo e mi sono dispiaciuto tanto quando è rimasto fuori dai convocati per il Mondiale. Mi auguro che sia l’anno del Napoli perché noi argentini tiferemo per il Napoli come i napoletani hanno tifato per noi. Mihajlovic? Quando arrivò a Catania disse che non poteva retrocedere con otto argentini, questo ci motivò. La notizia mi ha messo una tristezza incredibile. Spalletti? Vedere giocare il Napoli è uno spettacolo, mi farebbe tanto piacere vederlo vincere lo scudetto. Come argentino tifo Napoli per lo scudetto. Kim? Ha una mentalità fuori dal normale come tutti gli asiatici. È un giocatore importante e la dirigenza del Napoli è stata molto brava a pescarlo. Prenderere un difensore centrale coreano per sostituire Koulibaly significa avere coraggio. Appena ho smesso di giocare col Crotone ho iniziato a vedere le partite in giro, sto cercando ancora il mio posto nel calcio anche se lavoro con un’agenzia di scouting”.
Antonio Napoletano
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