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Napoli, Raspadori: “Questo è il mio sogno, con Spalletti potrò migliorare”

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Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

L’attaccante del Napoli è intervenuto a DAZN Heroes parlando del suo trasferimento in azzurro e delle prospettive legate alla sua nuova esperienza: “Napoli è la mia prima scelta perché comunque ho sentito un forte interesse da parte della società, del direttore e del mister con cui ho parlato. È stato un cambiamento importante. È stata una scelta che ho preso veramente in un attimo”.

Napoli, Raspadori: “Questo è il mio sogno, con Spalletti potrò migliorare”

“Vedere il mio nome sulla maglia di un club prestigioso come il Napoli è un’emozione. Conservo quelle dei primi gol in campionato e Champions. A volte le indosso ancora e non le ho mai lavate”, ha raccontato. “Il numero? Simeone è arrivato prima e ha preso il 18, così ho deciso di invertire i numeri, anche perché il prefisso di Napoli è 081 e ci stava. Con il Cholito abbiamo un bel rapporto, andiamo anche insieme agli allenamenti. A Osimhen ruberei il colpo di testa, a Simeone i movimenti in area. Con Spalletti sto cercando di migliorare insieme a lui tutti quei dettagli che possono essere un valore aggiunto in funzione della squadra, che possono dare anche modo a me, come singolo, di potermi esprimere”.

Fare bene in Nazionale è l’altro grande obiettivo di Raspadori: “Non smetterò mai di ringraziare Mancini. Ho avuto la fortuna di conoscere giocatori e grandi campioni, più grandi di me, come Giorgio Chiellini che adesso ha lasciato la nazionale, ma ce ne sono tanti, Bonucci, Florenzi, anche veterani giovani ad esempio Donnarumma o Barella, e tocca a noi andare a ricostruire, cercare di portare l’Italia dove merita di stare.”

“Protagonista di Napoli-Juventus? Era quello che sognavo, sono cosciente di quello che sta accadendo e me la godo. Il calcio è la mia passione, poter giocare in partite così importanti e davanti a questo pubblico è una responsabilità, ma lavoriamo tutti i giorni ed è una bella responsabilità”.

Raspadori ha esordito giovanissimo col Sassuolo grazie a De Zerbi: “È stato il primo allenatore che ho avuto nel mondo calcistico dei grandi. Mi ha fatto sentire un calciatore per la prima volta, perché ho passato anche quasi due anni in cui non ho giocato tanto, mi ha sempre fatto sentire parte integrante del gruppo, mi ha sempre dato tanti insegnamenti”.

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