Si gioca, si soffre. Si urla (di gioia). Questa potrebbe essere una stagione storica. Il campo dice che comanda Napoli, domina Napoli, ma la Roma c’è. Ci sono tutte le condizioni calcistiche per celebrare la (ri)nascita di un connubio vincente dipendente dal Sole del Sud.
La pazienza paga, il ruggito del Cholito spaventa la Serie A LE PAGELLE
Il volo azzurro continua. Il vecchio derby del Sole, sempre più vittima dello strascico senza fine di un match ormai definibile più ad alta tensione, senza tifoserie ospiti, privo di quell’antica amicizia e memorabile doppia colorazione, si ripresenta in maniera ancora più significativa. Lo svolgersi del campionato, sia pur quello del Napoli fino a questo momento di un altro passo rispetto a tutte le altre, ha voluto che questa sfida arrivasse priva di banalità e risultati scontati. E in memoria dei tempi che furono, viene fuori una partita bella, frizzante, combattuta su entrambi i fronti. Alla fine l’ha spuntata il Napoli 2-1 con un gol in chiusura di Simeone dopo l’iniziale vantaggio di Osimhen e il pareggio di El Shaarawy. Il Napoli a più tredici dalla seconda in classifica, la Roma perde, ma resta in corsa sulla zona Champions. E se continua a giocare così, coi tempi che corrono, potrebbe tranquillamente essere nel lotto delle fantastiche 4. Postilla a margine: per la prima volta nell’era dei tre punti a vittoria, la prima in classifica ha 13 punti di distanza dalla seconda (l’Inter) dopo 20 partite giocate (il precedente maggior distacco erano gli 11 tra Inter e Roma nel 2006/07).
Napoli (4-3-3): Meret 7; Di Lorenzo 6.5, Kim 6.5, Rrahmani 6.5, Mario Rui 7 (23′ st Olivera 6); Anguissa 6.5, Lobotka 6.5, Zielinski 6.5 (45’+2 st Ndombélé NG); Lozano 7 (31′ st Simeone 6.5), Osimhen 7.5 (31′ st Raspadori 6), Kvaratskhelia 6.5 (23′ st Elmas 6.5). Allenatore: Spalletti 7.5
Roma (3-4-2-1): Rui Patricio 6.5; Mancini 6, Smalling 5.5, Ibanez 5; Zalewski 5, Cristante 5.5 (44′ st Volpato NG), Matic 7 (38′ st Tahirovic), Spinazzola 6 (1′ st El Shaarawy 7); Pellegrini 5 (38′ st Bove), Dybala 6; Abraham 5 (28′ st Belotti 6). All: Mourinho 6.5.
TOP
OSIMHEN 7.5: Giocatore universale, bomber per convenzione. Immarcabile. Perché quel gol, come si dice, vale i soldi spesi per vederlo.
LOZANO 7: uno dei segreti neanche nascosti, di questo Napoli che primeggia.
MERET 7: Un voto che inganna: è tra i migliori perché i due prodigi che fa sono da campione. Ma è soltanto il ricamo finale su una squadra che merita di
vincere oltre il suo portiere. Può poco o nulla sul gol ed è abile a rialzarsi dopo una mezza frittata con Kim.
EL SHAARAWY/MATIC 7: il Faraone è una sentenza da queste parti. Entra e cambia l’inerzia del match, l’ex United invece dà ritmo e detta i tempi in casa Roma.
FLOP
ZALEWSKI 5: dicono che non sappia fare il terzino, ma non gli riesce neanche il ruolo a tutta fascia: prestazione negativa
IBANEZ 5: mestiere e orgoglio lo aiutano un po’. Ma certo anche lui è irriconoscibile fisicamente e mentalmente.
ABRAHAM 5: qualche doppio passo di troppo, la collezione di lentezze e distrazioni vecchi tempi.
PELLEGRINI 5: indisponente, a volte vaga per conto suo
ANDREA FIORENTINO
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