Il Napoli vince, soffre, e sogna: contro la Roma c’è una statistica che fa ben sperare i tifosi azzurri
Domenica sera al “Maradona” di Napoli si è avuta l’ulteriore conferma che la squadra guidata da Luciano Spalletti sta facendo un campionato tutto suo. A dimostrarlo non è la singola vittoria, quanto la voglia di restare saldamente in vetta senza nessun passo falso. Lo dimostra Spalletti con i cambi: tira fuori il capocannoniere indemoniato, ma evidentemente stanco dopo 80 minuti di battaglia e inserendo Simeone. La capolista potrebbe gestire il pareggio, meritato dalla Roma, ma non è nel suo dna. Allora, piede sull’acceleratore, dieci minuti di pressing alto, recuperi, possesso palla, inserimenti e sovrapposizioni. A deciderla è proprio lui: Giovanni Simeone. L’uomo incubo dei napoletani, fino a poco fa, sta consegnando il tricolore a una squadra disarmante capace di vincere anche partite sporche come contro la Roma di Mou. Se diamo uno sguardo al passato, vediamo che il Napoli ha giocato 5 volte contro la Roma in casa da campione d’Inverno e nelle due volte in cui ha perso, 1987-88 e 2017-2018, non ha vinto lo scudetto. Nelle altre due volte, invece, ha battuto i giallorossi ed è diventato campione d’Italia negli anni 1986-87 e 1989-90. Ieri sera è successo per la quinta volta: vince la squadra di Spalletti e mantiene un distacco storico. Per la prima volta nell’era dei tre punti a vittoria (dal 1994/95), la prima in classifica ha 13 punti di distanza dalla seconda dopo 20 partite giocate. All’andata Spalletti la decise con un “non cambio”: tenendo in campo fino alla fine Victor Osimhen, autore di una prestazione sottotono fino all’80’ quando di forza va a prendersi il pallone e fredda Rui Patricio con un bellissimo diagonale al volo. Adesso invece: sostituisce il capocannoniere della Serie A, nonché il miglior centravanti del campionato, per Simeone: gol vittoria firmato dall’argentino, il terzo sigillo decisivo dopo Milano e Cremone. Infine, dopo la vittoria di domenica sera, il Napoli eguaglia un ulteriore record storico che fa ben sperare: otto vittorie consecutive tra le mura amiche, l’ultima volta era successo nell’anno del secondo scudetto. Questa squadra ha fame, grinta, qualità e quantità, quanto serve per tornare ad essere campioni e cercare di arrivare quanto più avanti in Champions.
Carlo Gioia
Se vuoi sapere di più sul Napoli, tieniti aggiornato con www.gonfialarete.com