L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” ha fatto il punto su quanto ha guadagnato fino ad ora il Napoli in Champions League e quanto potrebbe guadagnare al termine della stagione in caso di vittoria di Champions e campionato.
CorSport- Il Napoli punta la Champions e il campionato: sarebbe un guadagno di circa 200 milioni di euro
Per due anni, dal 2019 al 2021, il Napoli ha avvertito gli effetti della crisi economica, un gap che il Covid ha amplificato, facendo tremare i bilanci d’un club che ha potuto fronteggiare pandemia e assenza dalla Champions attraverso la capacità di amministrarsi. Però adesso che il peggio è passato, e dopo essersi rivoluzionato “dentro”, la felicità è rappresentata da questa opulenza che si intravede tra i libri bianchi che ornano il futuro: la Champions, che ha già dato, promette altro e induce a vagheggiare miniere. Per cominciare, i primi bonifici sono gratificanti – 15 milioni e 640mila euro per la fase a gironi; altri 14 milioni dalle cinque vittorie – ma al meglio non c’è mai fine e gli ottavi varranno 9,6, i quarti varrebbero 10,6, le semifinali 12,5, la finale 15,5 con altri 4,5 che starebbero nascosti nella Champions del vincitore. Ma la Champions è una valle dei sogni nella quale tuffarsi a braccia spalancate, non ha limiti nella sua generosità, concede benefit che stordiscono, può valere – infilandoci il ranking storico, il cosiddetto market pool, qualcosa di terribilmente astratto e di gioiosamente concreto, e tutte le variazioni dei casi (dipende anche da quanto andranno avanti Inter e Milan, mentre la Juve è già fuori) – una somma che oscillerà dai 66 milioni e 732mila euro già assicurati sino ai 117 milioni e 252 mila euro che rappresenterebbero il non plus ultra, una pioggia di monete in caso di trionfo.
Insomma, sono biglietti di taglia grossa, enorme, gigantesca, una specie di zecca del football che ripaga degli sforzi degli investimenti e delle fatiche di domare i budget del monte ingaggi e consente di continuare a guardare lontano, perché – lo dicono spesso i padroni del pallone – «vedere denaro, dare cammello». Tra le dune di questo calcio, lo scudetto è una risorsa pure economica, non rappresenta esclusivamente un’emozione da assaporare con gusto e per sempre: gli effetti del titolo, come nelle Borse, si avvertono plasticamente e diventare campione di Italia aziona un moltiplicatore, ingrandisce i valori.
Per la sola voce legata al piazzamento in classifica, il tricolore più o meno offre venti milioni invece dei circa diciassette del secondo posto o dei quasi quindici del terzo, portando così il totale dei ricavi della Serie A a circa 64,2 milioni di euro. Che certo resteranno lì nella sbornia di quella felicità immaginabile. Perché lo scudetto è una ricchezza per l’anima.
Carlo Gioia
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