Victor Osimhen è inarrestabile e ora è secondo in solitaria nella classifica della Scarpa d’Oro, alle spalle di un imprendibile Erling Haaland. L’attaccante nigeriano del Napoli comunque stacca Amahl Pellegrino e tiene dietro Harry Kane, a segno contro il Chelsea. Per Victor però la Serie A…
Napoli, il famelico Osimhen: ora è secondo nella corsa alla scarpa d’oro. Ma Haaland…
Quando è rientrato dopo l’infortunio col Liverpool, Victor Osimhen era fuori dalla classifica dei primi dieci della Scarpa d’Oro. A suon di gol ha scavalcato tutti e oggi, dopo la rete all’Empoli, si è sistemato alle spalle del solo e irraggiungibile Haaland. Il nigeriano è secondo con 19 gol per un totale di 38 punti, ma sa bene che sarà quasi impossibile sistemarsi accanto al bomber del City che ha 54 punti grazie alle sue 27 reti realizzate in Premier League.
Erling Haaland (Manchester City 54 (27reti x 2 di coefficiente)
Victor Osimhen (Napoli) 38
Amahl Pellegrino (Bodo/Glimt) 37,5 (25 reti x 1,5 di coefficiente)
Harry Kane (Tottenham) 36
Kylian Mbappé (PSG) 34
Enner Valencia (Fenerbahce) 33
Folarin Balogun (Reims) 30
Robert Lewandowski (Barcellona) 30
Jonathan David (Lille) 30
Kyogo Furuhashi (Celtic) 28,5
Alexandre Lacazette (Lione) 28
Wissam Ben Yedder (Monaco) 28
Ivan Toney (Brentford) 28
Niclas Fullkrug (Werder Brema) 28
Terem Moffi (Lorient) 28
Marcus Rashford (Manchester United) 28
Neymar (PSG) 26
Lautaro Martinez (Inter) 26
Ademola Lookman (Atalanta) 24.
Tornando al “terremoto” Osimhen, se non avesse saltato per infortunio le sfide con Spezia, Milan, Torino e Cremonese, rispettivamente dal 10 settembre al 9 ottobre, l’ex Lille oggi potrebbe godersi con ogni probabilità persino qualche gol in più, sognando di infrangere il record di realizzazioni in una singola stagione di Serie A che appartiene tuttora al napoletano Gonzalo Higuain (2015-2016) e al laziale Ciro Immobile (2019-2020) con ben 36 centri all’attivo. Archiviata virtualmente la pratica Scudetto del Napoli, Victor corre verso nuovi record e spera di scrivere ulteriormente la storia, consapevole che non sarà affatto facile ma neanche impossibile eguagliare (o superare) i colleghi del gol.
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