A Radio CRC, nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma, è intervenuto Ruud Krol, ex colonna del Napoli apprezzato dal 1980 al 1984. Queste le sue parole:
“Sei a Napoli? Vieni a festeggiare lo scudetto? Adesso sono in Spagna ma verrò a Napoli ad Aprile-Maggio. Lo scudetto è una lotteria, c’è ancora da aspettare, ma se vincono ci sarò sicuramente.
Differenze col suo Napoli con cui ha sfiorato lo scudetto: Ho pensato fin da subito che il Napoli fosse la squadra più forte, lo sta meritando, merita Spalletti e tutta l’equipe, lo staff, Tommaso Starace, con cui è stata costruita questa grande squadra. Su Spalletti è cambiata l’opinione ma nel calcio è così. Adesso tutti parlano di lui anche se l’anno scorso volevano che andasse via con la questione del furto della Panda.
Il Napoli di oggi è importante per il calcio, per cui in generale si è perso il divertimento, il Napoli gioca invece in avanti e questo mi piace tanto perché diverte.
Sulla sua Olanda ai mondiali: siamo stati sfortunati ma la nostra mentalità è sempre stata uguale. Noi difendevamo come il Napoli, in avanti, e così che mi piace vedere il calcio. Chi ha dato questa mentalità all’Olanda? Rinus Mikels, è cresciuto con noi. Lui ha portato al modo di giocare col pressing, dimostrando di poter vincere così. Adesso è cambiato tutto, il Napoli gioca all’olandese.
Su Kim: è una sorpresa quando lo hanno preso. Lo avevo già visto, Spalletti lo ha corretto e fatto crescere tanto correggendo ogni minimo errore. Può ancora crescere ma mi piace perché ha grinta.
Su Lobotka: Spalletti lo ha trasformato e messo in un ruolo che lo ha fatto crescere. Così come Kvara e Osimhen, quest’ultimo a inizio campionato secondo me poteva fare 20 gol ma adesso li può anche superare. Tutti i giocatori sono migliorati, in tutti i sensi, anche il portiere.
Napoli in Italia e Europa: Il Napoli in Champions può arrivare in fondo, ha un gioco fantastico, è forte e ad Aprile si valuterà se saranno tutti disponibili e se ci saranno infortuni, conta anche questo. Il Napoli ha però le qualità per arrivare lontano, può battere Bayern Monaco e Manchester City
Sul suo arrivo a Napoli e il siparietto in panchina con Juliano durante Napoli Catanzaro: A Napoli sono stato 4 anni fa, quella partita non ho potuto giocarla per una questione di contratto che non era stato ancora firmato. Avevo bisogno di altro dopo l’Ajax e così ho scelto Napoli.
Ricordo di Nino Musella: bravo giocatore ma è stato poco maturo di testa. Assieme ad Antonio Capone non sono stati abbastanza forti nella testa, nonostante la tanta qualità che avevano”.
Domenico Costanzo
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