A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Cristiano Del Grosso, ex calciatore: “Sto allenando l’under 17 qui a Palermo, è un percorso interessante per la mia crescita. Quando giocai contro il Napoli in Serie C? Ricordo la partita a Napoli, se non sbaglio c’era uno tra Ventura e Reja in panchina. C’erano 45.000 persone al San Paolo. Perdemmo 3-0.
Il Napoli di oggi? Io credo che ormai abbia vinto lo scudetto, ma è meglio non parlare troppo. Anche se i numeri parlano chiaro, il percorso è stato devastante e lo è ancora. Una squadra da primato assoluto, ha stravinto il girone di Champions League ed è una squadra che impressiona per come domina. Sono felicissimo perché la piazza merita ed era ora che una squadra del sud potesse primeggiare in campionato e in Champions League.
Mario Rui? Lo conosco, mi ci rivedo in lui. Il calcio è cambiato per quel tipo di ruolo. È un terzino moderno. Mi piace perché è un ragazzi prezioso anche nello spogliatoio a Napoli.
Meret? Quando giocavo con lui si intravedevano già le sue qualità e la sua maturità nel comunicare. Eranun giovane, ma già un anzianotto in campo. Fece un grandissimo campionato e si è fatto valere subito. Quando ha firmato per il Napoli lo incontrai ad Ibiza e la mia paura era per la pressione. Per lui è stato un percorso molto importante stando a Napoli anche caratterialmente. Adesso è un portiere pronto anche per qualche squadra europea.
Napoli-Atalanta? La battuta di arresto con la Lazio ci può stare assolutamente, ma il Napoli non deve abbassare la guardia perché l’ha sempre contraddistinto questo modo di giocare e di essere una squadra solida. L’Atalanta è sempre una squadra difficile da affrontare, i numeri sono importanti anche lì e proverà fino all’ultimo a fare un campionato importante. Tiferò sia per il Napoli che per l’Atalanta, quindi che vinca il migliore”.
Antonio Napoletano
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