Il ct, dopo l’allarme lanciato ieri (non ci sono attaccanti italiani titolari nei loro club, ndr), pesca dal Sudamerica Mateo Retegui. Classe 1999, arriva dall’Argentina e gioca nel Tigre: il giovane sarà convocato da Mancini grazie al doppio passaporto per le sfide di qualificazioni a Euro 2024 contro Inghilterra (23 marzo) e Malta (26 marzo). Il ct ha già informato il giocatore e il club della chiamata ufficiale che arriverà nei prossimi giorni.
Italia, Mancini stregato da Retegui: l’italo-argentino del Boca per risolvere il problema attacco
All’epoca assistito da Totti, che lo “presentò” alla Roma senza però ottenere un ingaggio, Mateo è ora seguito dal padre-agente Carlos che ne ha recentemente parlato in chiave mercato: “Sappiamo che in Italia ci sono diversi club su di lui, la società parlerà con chi mostrerà maggiore interesse”. Già, perché nel frattempo Retegui è definitivamente esploso.
Un ragazzo argentino di 23 anni, nato a San Fernando, nella grande Buenos Aires, circondato in famiglia da campioni di hockey su prato. Ma è chiaramente di origini italiane e già in possesso di doppio passaporto. È questo l’identikit del nuovo, probabile centravanti dell’Italia di Roberto Mancini. Mateo Retegui, punta del Tigre, in prestito dal Boca Junios, può essere la risposta a una domanda che preoccupa sempre più il ct campione d’Europa: “Chi guiderà l’attacco azzurro?”. “I problemi – ha spiegato il tecnico al Messaggero – sono seri. Immobile è ko, Raspadori in forse. I nostri attaccanti centrali, quasi tutti, hanno giocato pochissimo negli ultimi mesi. Scamacca è reduce da un infortunio, Belotti gioca poco. In difesa e a centrocampo le soluzioni ci sono. E lì in attacco che abbiamo problemi ma non perché non ci siano talenti. Ma devono giocare. E non giocano”. Retegui sembra intenzionato ad accettare la convocazione e se scenderà in campo in una delle due partite poi non potrà più vestire la maglia dell’Argentina.
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