Il Napoli ritrova il risultato e batte con un 2-0 netto l’Atalanta. Prestazione maiuscola per gli uomini di Spalletti che impongono il loro dominio dal primo all’ultimo minuto, senza sosta. I gol arrivano entrambi nel secondo tempo, firmati da Kvaratskhelia, gol d’autore il suo, e Rrahmani che indovina una traiettoria imparabile su calcio d’angolo.
Spalletti a DAZN: “Dopo la sconfitta tutti si erano divertiti a ridire le stesse cose ma abbiamo reagito da grande squadra. Kim sta bene, per me è il migliore al mondo. Quando arrivi a Napoli hai le idee chiare, sai che bisogna vincere!”
“Gol nato da pressing, situazione scomoda per chi gioca contro di voi, che ne pensa? Tutto parte dalla pressione di Anguissa, che recupera palla, poi Osimhen si fa trovare pronto da un pallone improvviso, lo pulisce bene e lo passa altrettanto bene a Kvaratskhelia, che da un punto di vista di qualità individuali , tecniche nello stretto, uno contro uno, nell’imprevedibilità tra destro e sinistro se gli giri le spalle sei morto. Ha dimostrato qualità anche nella finalizzazione.
Sul gol, che emozioni ha provato? Sono partiti di grandissimo livello del nostro campionato e rafforzano la qualità della prestazione. Davanti avevamo un Atalanta che ha fatto una grande partita stando dentro la gara, creandoci difficoltà nei duelli che si creavano. Il fatto di fare gol e di riuscire a vincere la partita è stato importantissima perché venivamo da una sconfitta. Tutti si erano divertiti a ridire le stesse cose ma abbiamo reagito da grande squadra e se lo meritano i calciatori perché hanno fatto una grande partita contro una squadra allenata benissimo. Il merito è anche di un popolo eccezionale come quello napoletano.
Poi aggiunge: È stato divertente dopo 20 partite che non perdevamo, la prima che abbiamo persa si sono avventati come avvoltoi.
Kim, autore di una prestazione impressionante, come sta? Come commenta la sua partita? Diventa difficile trovare le parole perché in partita ne fa 20 di cose incredibili. Secondo me è veramente il centrale più forte al mondo. Lui diceva di non essere abituato a girare la palla, a fare il regista basso, eppure quello che dici codifica e va in guerra. Guardatelo, gli manca solo la cicatrice poi è perfetto! Quando parte a volte con la palla e decide di fare queste percussioni attraversa il campo in 5 secondi, fino all’area avversaria con queste vampate che ha. Appena avrà preso un po’ di confidenza con il nuovo modo di giocare a calcio e questa convenzione di essere il più forte non si sa dove arriverà. Sta bene, all’uscita gli ho detto di non inventarsi scuse perché domani ci si allena (ride).
Dal giorno dell’intervista a Dazn datata 21 Luglio ad oggi, lei si sarebbe immaginato tutto ciò? Quando decidi di venire ad accettare il Napoli vieni a conoscenza di quella che è la storia, della gente, del sentimento che avvolge la squadra che talvolta diventa pressione, perché bisogna prendersi le responsabilità di indossare la maglia del Napoli davanti ad un pubblico così è chiaro che devi osare e l’immaginazione la devi avere su dove vuoi andare perché qui non ci si accontenta ad arrivare terzi. Bisogna vincere e quando arrivi qui hai le idee chiare!
Questa ferocia, questa abnegazione è allenabile? Quanto è soddisfatto? È la chiave di tutto, la riaggressione quando perdi palla è fondamentale per dare forza, per coinvolgere lo stadio, perché se ti abbassi ad aspettare non va bene e non ci piace, né a me né ai calciatori. Quando siamo arrivati, sin dai primi giorni eravamo convinti di voler proporre un calcio offensivo, moderno, dove si va a giocare in velocità, a tenere palla anche se ci pressano, e a sbattere forte nell’impatto per recuperare e misurarsi anche fisicamente coi migliori. Ci vogliono chiaramente anche delle qualità ma quando hai Anguissa che gioca come stasera, Lobotka che ripropone il suo marchio di fabbrica, Di Lorenzo che è Robocop è tutto più facile.
Chiude dicendo: Il mantra per la prossima partita è arrivare alle stelle, tutti lo desiderano e tutti sanno che noi faremo di tutto per arrivarci. Prima però bisogna dimostrarlo in campo!”
Domenico Costanzo
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