Ultimo atto per la presentazione del dossier per la candidatura di Cagliari per gli Europei di calcio del 2032. Il sindaco ha firmato ieri il documento ufficiale per scendere in campo con il suo nuovo stadio alla competizione internazionale in programma in Italia fra nove anni. Si presenta con un impianto che ancora non c’è, ma sul tavolo della Figc il Comune ha messo in mano progetto e atti che delineano l’iter di realizzazione che nel giro dei prossimi tre-quattro anni dovrebbe condurre alla inaugurazione. Cagliari un mese fa aveva presentato il suo dossier insieme ad altri due candidati Bologna e Firenze. Cagliari ha illustrato il piano del nuovo impianto.
Europei 2023, Cagliari si candida: il sindaco Truzzu ha firmato
La data di scadenza per la consegna del report era stata fissata inizialmente per il 14 febbraio, ma poi posticipata di qualche settimana. Primi feedback positivi della Figc di Gabriele Gravina, aveva spiegato il Comune dopo l’incontro di un mese fa. Non sono erano mossi particolari rilievi al progetto del nuovo impianto che dovrà sorgere al posto del vecchio Sant’Elia.
La tendenza – aveva spiegato il sindaco Paolo Truzzu dopo la riunione a Coverciano – è quella di preferire la realizzazione di nuovi stadi in contesti urbano con la riqualificazione urbanistica e sociale dell’area sulla quale si interviene”. E questa è la strada che si sta percorrendo a Cagliari con la riconnessione urbana con il quartiere di Sant’Elia. Proprio quella di Sant’Elia è stata la scelta – poi si è trovato l’accordo con la Regione con il finanziamento dei 50 milioni necessari per coprire una parte dei costi – confermata e difesa dal Comune dopo che era spuntata l’ipotesi di uno stadio lontano dalla città, nella zona di Su Stangioni, alla periferia della città.
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