Maka Khachoshvili, la mediatrice georgiana a Napoli con una laurea in Scienze Politiche, ha rilasciato un’intervista al Corriere del Mezzogiorno.
La mediatrice georgiana a Napoli: “Kvara per noi un punto di riferimento. Sentire che i napoletani ci considerano fratelli é motivo d’orgoglio”
La mediatrice georgiana a Napoli, Maka Khochoshvili, ha rilasciato un’intervista al Corriere del Mezzogiorno, in cui si é soffermata sull’importanza di Kvicha Kvaratskhelia per il suo popolo: “Lavoro con otto scuole, procura, prefettura ed ospedali. E ora cerco anche di procurare i biglietti per lo stadio Maradona. Perché alle gara di Kvara non si può mancare, lui per noi è un mito, una vera locomotiva per il nostro paese che proprio come la nuova generazione georgiana guarda all’Europa. Ed è amato anche per i suoi gesti patriottici: spesso indossa calzini con la bandiera georgiana e questo ci rende orgogliosi. Si sentono boati ed esultanze: quando segna Kvara, poi, è una festa. Lui è un artista, uno che dipinge in campo. Sta scrivendo pagine di storia moderna: per il nostro paese è un punto di riferimento e ha ridato la dignità al suo popolo. Io sono testimone di tutto questo e ne sono felice. Ora fanno a gara per essere amici dei ragazzi georgiani. Questo è un altro piccolo miracolo di Khvicha. Un ragazzo che si è sempre concentrato sugli obiettivi. Voleva questa strada e l’ha percorsa: è un simbolo della Georgia. Sentire i napoletani che ci definiscono fratelli per me è motivo di orgoglio”.
Francesco Landi
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