Il Tribunale boccia il Napoli di Gaucci nel 2004. Incidenti in città per il fallimento del club. De Laurentiis arriva all’alba da Capri: ecco 31 milioni e via, il Napoli (inizialmente Napoli Soccer prima che venisse riacquistato il titolo) va al produttore cinematografico, che sbaraglia la concorrenza, da lui definita “ammuina”. “La squadra è mia, voltiamo pagina. È l’ora dei fatti, l’ammuina è finita”, disse quel 6 settembre 2004. Duecento tifosi, all’esterno del tribunale, battono le mani. In quell’ammuina, a quanto pare, ci sarebbe stato anche Flavio Briatore…
Briatore: “Potevo prendere il Napoli, ma non sono pentito”
“Potevo comprare il Napoli? Sì, è vero ma non sono pentito, con il calcio ci ho provato in Inghilterra con il Queens park rangers ma io avevo anche la F1 e non riuscivo a gestire tutto”. Lo ha detto Flavio Briatore, imprenditore e tifoso della Juventus, parlando a ‘La Politica nel Pallone’ su Gr Parlamento, a proposito della squadra azzurra ormai prossima campione d’Italia: “Inter-Juve? Il fallo di mano c’era, ma doveva essere l’arbitro a decidere. Lo hanno visto tutti ed è impossibile che non l’ha visto il Var. Ma gli errori ci sono stati sia contro l’Inter come anche contro di noi. È anche vero che l’Inter ha avuto poi tutto il tempo per recuperare, ma ieri hanno giocato male e la Juve ha giocato meglio e meritava di vincere”.
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