Intervistato sia dalla Gazzetta dello Sport, che dal canale tv Cremona 1, il presidente onorario della Cremonese Giovanni Arvedi ha fatto il punto della stagione grigiorossa, partendo però dallo storico accesso alle semifinali di Coppa Italia (contro la Fiorentina, dopo aver battuto in successione Napoli e Roma, ndr): “È un traguardo storico, ambito, per certi versi inaspettato, quello raggiunto da Davide Ballardini e dai nostri giocatori, che ci riempie di orgoglio e di speranza: il nostro desiderio è quello di poter continuare nell’avventura per regalare così un altro sogno ai nostri tifosi”.
Cremonese, Arvedi è rassegnato: “Non eravamo pronti per la serie A”
Consapevolezza e rassegnazione, dunque, per il patron grigiorosso. E ancora: “Quest’anno non siamo contenti, ma consapevoli di aver imparato qualcosa. Onestamente non eravamo preparati ad affrontare la Serie A, non la conoscevamo. Io, per quello che posso fare, me ne occupo spesso e volentieri, ma ammetto che non eravamo strutturalmente preparati. Ci stiamo preparando con i dirigenti di adesso che sono bravi, ma sono insufficienti. La A per quanto ho visto io è tutta un’altra questione, si fa un salto enorme dalla B alla A come organizzazione, ma anche come qualità, tenuta ed esperienza dei giocatori. Abbiamo perso delle partite da mangiarsi proprio le mani”.
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