Gli Spurs, attraverso un comunicato, ufficializzano le dimissioni di Fabio Paratici in qualità di direttore generale del club. Il comunicato è arrivato venerdì mattina, all’indomani della decisione del Collegio di Garanzia del Coni sul processo plusvalenze della Juventus in cui è stato respinto il ricorso di Paratici, che resta inibito 30 mesi: essendo la sentenza estesa a tutto il mondo del calcio – su decisione della Fifa -, per il dirigente sarebbe stato impossibile lavorare.
Plusvalenze, Paratici si è dimesso dal Tottenham dopo la conferma della condanna
Il ricorso di Fabio Paratici per l’inibizione decisa dalla Federcalcio italiana (FIGC), com’è stato definito ieri, non ha avuto esito positivo. La FIFA ha deciso di estendere il divieto a tutto il mondo e, sebbene continui a esserci una controversia sulla portata e l’entità del divieto, l’attuale divieto mondiale impedisce a Fabio di adempiere ai suoi doveri di amministratore delegato del calcio. Fabio ha quindi preso la decisione di dimettersi con effetto immediato dal suo incarico nel Club per concentrarsi sulla sua posizione giuridica rispetto alle sentenze FIGC e FIFA.
Daniel Levy, il presidente del club inglese: “Questo è stato un periodo stressante per Fabio e la sua famiglia. Volevamo assicurarci di lasciargli il tempo per rispetto del giusto processo. Fabio è un uomo che vive e respira il calcio, gli auguriamo ogni bene. Come delineato nel bilancio di fine anno, abbiamo iniziato diversi mesi fa a ristrutturare il nostro organigramma e la scorsa settimana abbiamo annunciato la nomina di Scott Munn come Chief Football Officer a capo di tutti i dipartimenti. Continueremo a rafforzare i ruoli nelle posizioni societarie nei prossimi mesi”.
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