Il Torino e la città di Torino sono pronti a ricordare il Grande Torino, nel giorno dell’anniversario di quel terribile incidente che, il 4 maggio 1949, alle ore 17:03, portò via nello schianto sul Colle di Superga una delle squadre di calcio più forti di tutti i tempi.
Torino, per non dimenticare il Grande Torino: la memoria degli Invincibili
74 anni fa scomparve per sempre la più grande squadra di tutti i tempi. Uno squadrone che unì l’Italia dopo la guerra, il quarto d’ora granata con Valentino Mazzola che si rimboccava le maniche allo squillo del capostazione di Porta Nuova, gli scudetti, dieci giocatori in Nazionale, era la squadra amata da tutti. Montanelli scrisse: “Gli eroi sono sempre immortali agli occhi di chi in essi crede. E così i ragazzi crederanno che il Torino non è morto: è soltanto ‘in trasferta’”. Ancora oggi tante domande restano appese attorno alla sciagura, ma un mito diventa assoluto anche quando si nutre di mistero. Gli eroi granata simbolo di un’Italia che crollò tutta insieme al suolo.
Nell’anniversario della tragedia di Superga anche la Federazione, col suo presidente Gabriele Gravina, ricorda il Grande Torino. Era il 4 maggio del 1949 quando, dopo un’amichevole disputata a Lisbona con il Benfica, l’aereo che stava riportando a casa il Grande Torino si schiantò sulla collina di Superga. Persero la vita 31 persone e l’Italia si ritrovò improvvisamente a piangere una delle squadre più forti di tutti i tempi, una corazzata capace di vincere 5 scudetti consecutivi negli anni Quaranta e che alternava la maglia azzurra a quella granata, dal momento che quasi tutti i suoi giocatori militavano anche in Nazionale. “Solo il Grande Torino – dice il presidente della Figc – ha superato il confine tra mito e leggenda, diventando patrimonio comune dell’Italia calcistica e della storia civile del nostro Paese. Il messaggio di bellezza e di unione rappresenta l’eredità più bella di una squadra senza tempo”.
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