L’ex plurititolato allenatore, Fabio Capello, è intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, dove ha ricordato l’ex premier Silvio Berlusconi, con cui ha condiviso diverse stagioni in rossonero, all’indomani della sua morte. Queste le sue parole: “Mi è venuta la pelle d’oca. È come se fosse sparito uno di famiglia. Ha rappresentato un pezzo grande della mia vita. Anzi, me l’ha cambiata la vita, perché Berlusconi è stato fondamentale per la mia carriera. Definirlo con una parola? Un genio. Aveva visioni geniali”.

Capello, in memoria di Berlusconi: “Lo stadio del Milan andrebbe intitolato a lui”

Proseguendo ha affermato: “Può essere definito il più grande presidente della storia del calcio insieme a Santiago Bernabeu? Per me anche di più, perché nel calcio di Bernabeu, in quegli anni, per il Real era più facile emergere. E poi Berlusconi non usava il denaro dei soci, ma il suo. Intitolare lo stadio del Milan a lui? Sarebbe un’ottima idea. Vediamo che ne penseranno i nuovi proprietari. Non credo che i tifosi si opporrebbero”.

Andrea Alati

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