L’Inter punta Kalidou Koulibay. Nelle discussioni con il Chelsea tra Onana e Lukaku è infatti spuntato anche il nome dell’ex difensore del Napoli, sbarcato la scorsa estate ai bleus. Una operazione che porterebbe il senegalese in prestito ai nerazzurri, ma senza agevolazioni fiscali legate al cosiddetto Decreto Crescita.
Inter, interesse per l’ex Napoli Koulibaly: nell’affare rientrerebbe Onana
Sono tantissimi gli intrecci di mercato tra Inter e Chelsea. Archiviata l’amara sconfitta nella finale di Champions contro Manchester City (1-0 a Istanbul, il 10 giugno), il club di viale Liberazione sta già lavorando in vista della prossima stagione, con un solo grande obiettivo: il 20° scudetto.
Il ds Piero Ausilio è volato a Londra per incontrare il Chelsea. Come detto, tanti i temi sul tavolo tra i due club, in primis il possibile rinnovo del prestito di Lukaku. L’attaccante belga tornerà in Inghilterra come da accordo preso un anno fa (era tornato in nerazzurro in prestito secco per una stagione) e ha appena rifiutato un’offerta da 25 milioni di euro all’anno per due stagioni provenienti dall’Arabia Saudita.
Ma l’Inter sta cercando di capire se i Blues sono orientato a salire fino a 60 milioni di euro per Onana, magari inserendo Koulibaly, ex Napoli. Il senegalese sarebbe un grandissimo rinforzo in difesa, visto l’addio di Skriniar.
L’ingaggio del giocatore frena l’Inter: guadagna 9 milioni di euro netti. E il Decreto Crescita rappresenta un ulteriore ostacolo per l’operazione: sulla questione, c’è il tema dei “due periodi di imposta” trascorsi all’estero prima di tornare in Italia. Per essere ritenuti “residenti” all’estero, basta trascorrere e produrre reddito per 183 giorni al di fuori dell’Italia nel corso di un anno solare.
In tal senso, quindi, Koulibaly si è trasferito al Chelsea nel luglio 2022: nel 2022 quindi era considerato residente in Italia (a meno di un ipotetico spostamento della residenza in Inghilterra prima del 30 giugno), mentre nel 2023 sarà residente nel Regno Unito se rimarrà residente fino al prossimo 30 giugno.
Nel caso di rientro in Italia, così, lo stipendio sarà soggetto alla normale tassazione: attualmente l’ingaggio del difensore è pari a circa 10 milioni di euro netti, che al lordo sarebbero circa 18,5 milioni.
La norma, modificata nel 2019 per inserire all’interno anche gli sportivi professionisti, prevede vantaggi fiscali per chi sposta la propria residenza in Italia, con i redditi prodotti in Italia che vengono pesati solo al 50% in termini fiscali.
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