Penalità solo dopo sentenze in giudicato, un irrobustimento dei controlli sotto il profilo finanziario per le squadre di calcio e il tema della cancellazione del limite dei mandati per i presidenti federali, per ora, rimandato. Sono alcuni punti toccati dal ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi, nella conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo il Consiglio dei Ministri in cui è stato approvato il dl PA 2.
Giustizia Sportiva, penalizzazioni, plusvalenze e controlli: via libera alla riforma
La prima sostanziale novità, però, è quella legata alla giustizia sportiva perché «abbiamo stabilito, sulla linea guida di efficienza e trasparenza, la visibilità nelle classifica delle penalizzazioni soltanto al consolidamento delle sentenze, quindi una volta che sono passate in giudicato», ha spiegato Abodi. Questo è
il provvedimento studiato da Abodi per evitare casi come quelli della Juve nella stagione appena finita. Dunque, addio al + 15 e poi -12, per dirla con Abodi a indicare l’altalena di classifica, a danni anche di terzi. I processi poi continueranno a essere durante i campionati. E non è vero che volevamo spostarli alla fine. La speranza, ma siamo certi che sarà così, è che le tempistiche del Collegio di Garanzia (ultimo grado di giudizio sportivo, ndr) siano coerenti con i termini per iscrizioni del campionato.
Un provvedimento, secondo Abodi, che come gli altri è ispirato a criteri di efficienza e trasparenza, nel nome dell’equa competizione e agendo nel rispetto dell’autonomia dello sport e secondo la titolarità del governo. Per questo poi ha sollecitato Coni e federazioni a cambiare le norme secondo le indicazioni del provvedimento, certo che adempiranno prima ancora che il Dl sia definitivamente legge.
Negli altri tre provvedimenti inseriti nel dl poi si parla anche di plusvalenze con la possibilità che possano godere di tutti i benefici fiscali collegati agli ammortamenti nel caso in cui non basti un anno di permanenza del tesserato, ma almeno due per consolidare il valore patrimoniale dell’atleta. Il terzo provvedimento ristabilisce la “Covisoc”, organismo di controllo finanziario dei club che un provvedimento precedente al nostro governo l’aveva di fatto esautorato, irrigidendo così i controlli per le iscrizioni ai campionati.
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