Il neo allenatore del Napoli, Rudi Garcia, durante la conferenza stampa di presentazione, ha parlato per la prima volta ai suoi nuovi tifosi.
Napoli, parla Garcia: “ I cuori dei tifosi sono pieni di orgoglio, lo scudetto è stato vinto da loro!”
Queste le prime parole di Rudi Garcia da allenatore azzurro: “Quale sarà la base di partenza? Ripeto quello già detto sulle ambizioni, mi sono trovato col presidente su questo. Quando inizio una competizione la gioco per vincerla. Il presidente ha messo una linea molto alta. Io non è che non sogno, il mio sogno è vincere trofei. Io sono qui per questo. Dopo 33 anni vincere lo scudetto è una bellissima cosa, ma penso che il Napoli debba giocare la Champions ogni anno ed essere una squadra importante in Italia come la scorsa stagione”.
Il rapporto con Anguissa
“Sono molto contento di ritrovarlo. L’ho fatto esordire io a Marsiglia, l’ultima partita insieme è stata la finale di Europa League contro l’Ateltico; è cresciuto tanto, ha fatto tante esperienze ed è arrivato qui molto maturo. E’ un altro Frank, sono contento di ritrovarlo, sa che con lui sarò molto esigente. Ma sicuramente rimane un bel piacere ritrovarlo”.
Le caratteristiche degli azzurri e del calcio italiano
”Il calcio italiano è tornato in alto in Europa e nel mondo. Speriamo di portare in alto in Europa i colori del Napoli, è questo il mio obiettivo. Richieste al presidente? No no, nulla in particolare, ho sposato in pieno il progetto sportivo. Non ho avuto bisogno di fare domande, sono nel calcio da un po’ di tempo, può succedere di tutto; nessuno giocatore però è insostituibile, ho fiducia nel settore tecnico del Napoli, tutta la parte che lavora sul mercato. L’anno scorso tanti giocatori hanno fatto benissimo, faremo di tutto per costruire una bella squadra”.
“Il gioco, lo spirito di squadra saranno fondamentali. Spero di trovare un gruppo unito, che ha voglia di vincere, il mio compito deve essere anche quello di tenere i giocatori sempre sul fuoco. Le parole di Balzaretti sul paragone con la Roma ci può stare, Federico è stato un grande giocatore e un grande uomo”.
Il modulo e la formazione
“Qualsiasi allenatore che si siede sulla panchina del Napoli sa che il compito è alto. Quando hai vinto uno scudetto devi ripeterti almeno per fare meglio. I giocatori devono dare ancora di più. Arrivo qua e non rivoluziono tutto, vediamo se la squadra somiglia nella rosa a quella dell’anno scorso. Se è così non cambierò tante cose, ma metterò il mio tocco. Abbiamo parlato del 4-3-3, ma ho usato anche altri modi di gioco. Un allenatore deve adeguarsi alla rosa e trovare il modulo giusto alla squadra. Il 4-3-3 va come dei guanti a questa rosa, ma oggi ci sono analisi video, c’è lo staff che sa come gioca la squadra ed ogni singolo. La squadra deve anche saper cambiare modulo durante la partita, io voglio che i miei giocatori abbiano una cultura tattica, anche per sorprendere gli avversari. Io voglio dei giocatori intelligenti che possono vincere anche non solo con il piano A”.
“Tutti gli undici titolari sono importanti, ma è chiaro che il centrocampo resta il reparto per me più importante. Non voglio parlare di singoli, ma Lobotka è un giocatore fantastico, mi auguro di trovare giocatori che sappiano giocare la palla, sappiano difendere subito quando si perde la palla; bisogna correre, recuperare in maniera ordinata la palla quando è in possesso dell’avversario. Il mio compito è quello di continuare con questo atteggiamento.”
Sui tifosi
“Il cuore del tifoso napoletano è pieno di orgoglio adesso. Lo scudetto è stato vinto da loro, dal Presidente, dal giocatori, ma soprattutto dei tifosi. In passato ho giocato qui da avversario ed è complicato, faremo di tutto per avere i tifosi dietro di noi e farli divertire”.
Vincenzo Schiavo
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