L’arbitro del caso-Mourinho e dell’errore in Milan-Spezia durante la stagione 2021/22 andrà a casa. Con lui, scrive Il Corriere dello Sport, anche Miele, Meraviglia, Gariglio e Paterna. Non c’è Maggioni, ma solo perché si è dato dimissionario (e non dismesso, la sostanza non cambia) insieme ai due “top” Irrati e Valeri, che inizieranno la loro nuova avventura dietro il monitor, al VAR.
Serie A, il fischietto Marco Serra dice addio: l’arbitro sarà dismesso
Si sono salvati Gualtieri (ultimo in graduatoria), Rutella (47° su 50) e Perenzoni (44°) ma solo perché godono ancora dell’immunità che spetta ai primi anni. Alla corte di Rocchi arriveranno dalla C Di Marco, Bonacina, Collu, Tremolada e Monaldi, con Carrione e Saia esclusi e anche dismessi perché al quinto anno. Per quanto riguarda Serra, più che l’episodio specifico con Mourinho, l’arbitro paga l’atteggiamento che ha tenuto successivamente, sia all’interno del gruppo (alcuni suoi comportamenti non sono piaciuti affatto) sia all’esterno (inventarsi la frase «vai all’area» per giustificare un evidente «vai a casa» è stato un clamoroso boomerang).
Ma al di là dei nomi, quel che preoccupa è la spaccatura che sta avvenendo all’interno del Comitato Nazionale. Oggi il primo dei due CN che definiranno le squadre arbitrali per la prossima stagione, ci saranno le relazioni dei designatori (tutto sarà ufficializzato lunedì). Ma domani si rischia una situazione tipo “notte dai lunghi coltelli”. Il motivo è sempre lo stesso: le poltrone in ballo. Perché chi è arrivato al posto di Trentalange e Baglioni (ovvero Pacifici presidente e il Richelieu Zaroli vice) e che doveva essere un traghettatore, ci ha preso gusto, “tradendo” presunti accordi (secondo le accuse che circolano nelle segrete stanze dell’AIA) presi a suo tempo. E dunque, chi c’era rischia ora di rimanere fuori da qualsiasi gioco e chi c’è starebbe lavorando già per le prossime elezioni.
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