Lo apprende l’ANSA in ambienti sportivi. Il mondo del calcio piange la scomparsa di Vincenzo D’Amico. L’ex giocatore è scomparso all’età di 68 anni, qualche mese fa aveva annunciato su Facebook di essere alle prese con un tumore. Nel 1974 era stato uno dei grandi protagonisti dello scudetto della Lazio di Maestrelli e Chinaglia, ed è sempre stato una bandiera biancoceleste.
Lazio, Vincenzo D’amico non ce l’ha fatta. Addio al capitano dello scudetto
“Mi dicono che i malati oncologici tirano fuori forze inaspettate! Io ci sto provando!”: così Vincenzo D’Amico aveva scritto in un post sui social lo scorso maggio, confermando di lottare con il cancro. Un messaggio che aveva raccolto una lunghissima serie di messaggi di incoraggiamento da parte dei suoi tifosi ed amici. La confidenza era riservata ai suoi amici di facebook ed era poi stata rilanciata da alcuni di questi sul web: “E’ tutto vero”, aveva timidamente confermato lo stesso ex giocatore della Lazio. D’amico era ricoverato in ospedale. Le sue condizioni – a quanto si apprende – si sono aggravate rapidamente nel giro di pochi giorni. Aveva 68 anni. E’ stato campione d’Italia nel 1974 con la Lazio di Tommaso Maestrelli e Giorgio Chinaglia, bandiera biancoceleste per 16 anni, dal 1971 al 1986 con una breve parentesi nel Torino con ben 336 presenze e 49 gol. E’ stato anche un apprezzato commentatore televisivo.
La notizia della morte di Vincenzo D’Amico ha fatto il giro sui social network, dove tifosi laziali ma anche avversari sportivi o semplici appassionati di calcio hanno voluto rivolgere il loro ultimo saluto all’ex calciatore. In tanti postano le foto dello scudetto laziale del 1974, ma si ripete spesso anche una vecchia foto dove si vedono D’Amico sorridente e seduto a bordo campo ai piedi di Carlo Ancelotti e Roberto Pruzzo che sono in panchina con aria divertita. Nei commenti viene riconosciuta signorilità all’ex calciatore.
“Domani, lunedì 3 luglio, camera ardente in Campidoglio per il grande Vincenzo D’Amico dalle ore 13.00 nella sala della Protomoteca. Con il sindaco Roberto Gualtieri e con la famiglia penseremo il modo più giusto per onorare la memoria di un grandissimo campione, una bandiera che ha fatto la storia del calcio italiano e romano vincendo lo scudetto epico con la Lazio nel ’74. Siamo in tantissimi a ricordarlo con grande affetto e stima”. Così su Facebook Alessandro Onorato Assessore di Roma Capitale allo Sport, ai Grandi Eventi, alla Moda e al Turismo.
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