Proseguono i contatti tra la Figc e Spalletti. Non ci sarà un incontro in Versilia, ma la trattativa appunto prosegue. Resta il problema della clausola da pagare al Napoli. Sono 3,5 milioni di euro – e al momento De Laurentiis non sembra intenzionato a fare un passo indietro, cosa che potrebbe accadere nelle prossime ore – in caso di accordo con in un altro club entro un anno. Più defilato Antonio Conte. Ha già allenato l’Italia nel biennio 2014-2016, diventando ct all’indomani della clamorosa eliminazione a Brasile 2014.
Italia, Grassani su Spalletti ct: “La clausola che lo lega al Napoli? Vi spiego perché è dovuta…”
“La clausola impegna il Napoli e Spalletti, nessun altro. Poi non è vietato che un club o una federazione, interessati a ingaggiare l’allenatore, possano surrogarsi al tecnico, versando l’importo”. Così l’avvocato ed esperto di diritto sportivo, Mattia Grassani, commenta all’ANSA, i contorni della clausola di non concorrenza tra Spalletti e De Laurentiis. “Spalletti è padrone del proprio destino – aggiunge – Se si colloca in un club piuttosto che in una federazione, quella somma è dovuta. Oppure resta fermo”. Secondo Grassani, “la clausola aveva lo scopo di ristorare il Napoli qualora Spalletti non avesse mantenuto la promessa di fermarsi per un anno, nella prospettiva che ci fosse una società concorrente. Nessuno – conclude – pensava a una federazione. E la Figc mai ha pagato un club per un allenatore. Questo è lo scoglio politico da superare”.
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