La Federcalcio sta continuando a lavorare sulla clausola da tre milioni di euro che vincola Luciano Spalletti al Napoli. Per la panchina dell’Italia l’opzione Antonio Conte non è tramontata, ma in questo momento il presidente Gravina e i suoi uomini stanno cercando di capire se è possibile liberare il tecnico di Certaldo senza pagare i tre milioni previsti dal vincolo entrato in vigore quando Lucio non ha accettato il rinnovo con il Napoli formalizzato da De Laurentiis attraverso una Pec. Intanto emergono nuove indiscrezioni che spiegano i motivi dell’addio (a dir poco clamoroso) di Mancini…
Italia, Spalletti-Figc, il dialogo continua. Ma c’è sempre il problema della clausola. Intanto Mancini…
La Federcalcio assicura che il ct ha dato il pieno gradimento alle nuove nomine, mentre in ambiente manciniano fermentava insoddisfazione per il trattamento riservato ad alcune pedine dello staff. Mancini avrebbe percepito un calo di fiducia, consacrato dalla nomina di Gigi Buffon a capodelegazione, calata dall’alto. Forse la goccia che ha fatto traboccare il vaso, scrive la Gazzetta. Il c.t., nei colloqui federali, si era battuto per la conferma di Salsano, aggiunge il Corriere della sera, che infatti è rimasto e Lombardo, passato alla Under 20, nei momenti liberi si sarebbe unito al gruppo di lavoro. Inoltre, era stato proprio Mancini a spingere per l’ingresso di Alberto Bollini, diventato suo vice e del difensore Barzagli, oltre che per il ritorno di Gagliardi, il match analyst che aveva lasciato l’azzurro per seguire Pirlo alla Juventus. Perché, se era contrario al profondo cambiamento deciso dai federali, non lo ha detto subito?
La decisione di Roberto Mancini di lasciare la guida della Nazionale ha scioccato tutta Italia, compresa mamma Marianna che non sapeva nulla delle intenzioni del figlio. Lo ha raccontato lei stessa in un’intervista al Quotidiano Nazionale. “Niente, glielo giuro. L’ho saputo da mia cugina – ha raccontato -. Mi ha chiamato poco fa dicendo che in tv avevano detto che Roberto si era dimesso. Sono rimasta sorpresa anche io”. La signora prova a dare una spiegazione: “Roberto ha un cuore grande. Non ha mai veramente superato la morte di Gianluca Vialli. Era legatissimo a lui. Al posto di Gianluca hanno deciso di mettere qualcun altro (Buffon, ndr ), ma non mi ricordo neanche chi sia. L’hanno presa pochi giorni fa la decisione, se non sbaglio”.
La notizia delle sue dimissioni dalla nazionale azzurra ha fatto esplodere qualcosa che covava nel braciere di Riad da tempo: la SAFF, la Federcalcio locale, dopo aver incassato il no di Jose Mourinho ha virato decisa su Mancini. Per lui è pronto un ricco triennale da 40 milioni a stagione e si ipotizza una chiusura in tempi brevi, anche nelle prossime 48 ore. In Arabia sono impazziti: ai tifosi dei Falconi Verdi l’idea che il c.t. campione d’Europa possa venire a guidare la nazionale ha generato enorme entusiasmo. È un grande nome, in linea con l’esplosione della Saudi Pro League.
Spalletti in pole per la successione del Mancio – I legali di via Allegri stanno studiando le carte e l’impressione è quella che si tratti di una clausola (o patto) di non concorrenza, per ostacolare lo sbarco di Spalletti sulla panchina di un club concorrente del Napoli nel 2023-24. La Nazionale, però, non può essere considerata una concorrente della formazione di Garcia: su questo tasto Gravina picchierà per arrivare alla fumata bianca nell’arco di 24-48 ore. Perché in questo momento la Figc ha fretta di risolvere il problema creato dalle dimissioni di Mancini. E la clausola messa da De Laurentiis rende la strada parecchio in salita.
Se vuoi sapere di più sul Napoli, tieniti aggiornato con www.gonfialarete.com