La possibilità che Luciano Spalletti possa diventare il prossimo ct della Nazionale continua a far discutere. Sulla questione riguardante la clausola che la Figc dovrebbe pagare al Napoli come indennizzo, ha parlato il legale della società azzurra Mattia Grassani cercando di fare chiarezza: “Dopo una settimana che si discute di questa cosa, né Spalletti né i suoi legali hanno chiesto un confronto a De Laurentiis o al club. Questo deve fare pensare”.
Italia a Spalletti, parla Grassani: “La clausola vale anche per la nazionale”
La clausola di Spalletti col Napoli è una scrittura più complicata di quanto si possa pensare, come ha spiegato lo stesso Grassani a Radio Punto Nuovo: “E’ stata frutto di negoziazioni di un documento di sette pagine, condiviso e firmato da tutti legali compresi. Il Napoli non ha chiesto un risarcimento danni per la rescissione anticipata a Spalletti che si è impegnato a non svolgere attività tecnica nel 2023/24″, che fosse per il club o per la Nazionale. Al contrario è previsto un indennizzo economico, ma non c’è differenza tra club o nazionale, non è una clausola anti-concorrenziale”.
La Figc però non può pagare questo indennizzo anche perché giuridicamente non è parte chiamata in causa. La possibilità, attraverso sponsor o lo stesso Spalletti, che la federazione possa finanziare la questione non è ben vista dalle altre società: “Comprendo la posizione degli altri club – ha continuato Grassani -, gestendo i soldi di tutti desterebbe perplessità vedere la Figc pagare questo indennizzo. Spalletti merita la Nazionale, è il più adeguato al momento, ma non si può firmare una carta il 18 luglio e meno di un mese dopo rimettere tutto in discussione. Grazie a quella carta è libero quindi deve essere riconosciuta nella sua interezza”.
Nel corso dell’intervista, l’avvocato Grassani ha parlato della posizione di Aurelio De Laurentiis: “Non chiede il rispetto della clausola per il gusto personale di trattenere Spalletti o imporre il diktat. Lui avrebbe voluto proseguire con Spalletti che però ha voluto in tutti i modi interrompere il rapporto di lavoro col Napoli e il presidente si è mosso per tutelare la rispettabilità della società. I contratti vanno rispettati. Al Napoli 3 milioni di euro non spostano qualcosa”.
In chiusura, il legale del Napoli Mattia Grassani commenta la posizione di Luciano Spalletti nelle vesti di possibile ct della Nazionale e al tempo stesso in battaglia legale con un club di Serie A: “Sarà credibile questo scenario? Come reagirà il pubblico alle prime convocazioni? Chi allena la Nazionale non deve avere liti in corso coi club, ma un rapporto paritario con tutti altrimenti si darebbe spazio alle strumentalizzazioni”.
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