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Napoli, Garcia: “Vogliamo la terza vittoria di fila. Real? Contento di affrontarlo”. E punzecchia la Roma

Photo by Giuseppe Bellini/Getty Images)

Rudi Garcia parla alla vigilia del match di campionato tra il suo Napoli e la Lazio, ma la conferenza del tecnico non può che partire dal sorteggio Champions e dalla chiusura del calciomercato…

Napoli, Garcia: “Vogliamo la terza vittoria di fila. Real? Contento di affrontarlo”. E punzecchia la Roma

“Il sorteggio poteva essere migliore, ma anche peggiore – esordisce Garcia in conferenza pre-Lazio -. Il Real Madrid è tra i più grandi club al mondo, sono doppiamente contento di affrontarlo perché è una grande squadra e poi perché è un giusto ritorno delle cose visto che nel 2015-16 avevo qualificato la Roma, ma non mi fu permesso di giocare quella sfida (la frecciatina è relativa all’esonero arrivato qualche settimana prima degli ottavi proprio contro i blancos, ndr). Il mercato? Non è chiuso, ma non ci saranno cose in entrata, in uscita penso ci sono diverse trattative per Lozano e Demme. Per ora sono ancora nostri però”.

La sfida con Sarri ha spesso sorriso al tecnico francese: “È una sfida tra squadre, non tra allenatori. È una gara da vincere, 6 punti su 6 sono buoni, ma 9 su 9 sono meglio e il nostro obiettivo è fare tre vittorie di fila. Nel calcio con i tre punti fare tre vittorie ti mette bene in classifica e ti fa prendere punti alle avversarie diretti, la Lazio è una di quelle. Sono una squadra di qualità, poi non so, hanno zero punti e urgenza di farne, non so cosa aspettarmi, ma sono una squadra più chiusa e dobbiamo gestire anche questa situazione cercando di creare spazi. Non importa chi abbiamo di fronte, noi dobbiamo gestire la gara ed in questo non siamo ancora al 100%. Qualcuno ha finito la preparazione durante le gare, è normale non essere al 100%. La cosa importante è durare, non è che a novembre ci fermiamo e si riprende fiato. Si gioca pure a Natale e bisogna durare, perciò conta la rosa e non solo un 11”.

“Troppo bassi nel finale col Sassuolo? Non giochiamo noi da soli, c’è l’avversario che può essere anche bravo. Il Sassuolo palleggia anche bene, poi con quelle temperature era difficile tenere un ritmo alto sempre. Non sono inquieto, a me piace anche che se la gara ha un momento in cui siamo bassi e lasciamo la palla, basta non concedere occasioni e così è stato, non abbiamo concesso niente. Nessuna squadra, neanche il City, domina 38 partite su 38, 90 minuti su 90”.

Lindstrom: “Sono contento, è un talento in più in rosa, arriva in una squadra che ha già vinto due partite. È arrivato perché Lozano va via, per varie ragioni, non solo sportive, c’è il lato sportivo, ma anche quello economico. Abbiamo cercato un giocatore forte, ma anche di prospettiva e sono contento del suo arrivo. Ha fatto una stagione importante con l’Eintracht, poi gioca in nazionale, ha tanta qualità. Vi dico un’altra cosa di come funziono io: non è che arrivano nuovi e dimentico chi c’è, io ho dato sempre importanza a chi c’è già, l’allenatore deve mostrare fiducia a chi è qua e non è che si cambia subito. Lindstrom non partirà dall’inizio, sarà in panchina e vedremo se ci sarà opportunità per mettersi in mostra. Una volta che le nazionali saranno finite, con la rosa intera, abbiamo Genoa e poi 7 gare ravvicinate e ognuno avrà il suo spazio”.

Su Kvara: “Sì, sta bene, era importante per lui fare un’altra settimana piena e vedremo se partirà dall’inizio o meno, non diamo informazioni agli avversari…”.

Osimhen e Natan: “Victor ha 24 anni, spero sarà in grado di fare ancora tante grandi stagioni con noi. In questo momento nel calcio mondiale è uno dei più forti, è ovvio. Natan va lasciato tranquillo, deve svilupparsi ancora. Deve imparare ancora tanto, ma anche lui avrà il suo momento, come tutti”.

Una chiosa sulle “prime impressioni” napoletane: “Io sono felice di lavorare qui, coi miei ragazzi e il mio staff, sto conoscendo città e contesto. L’importante è vincere le partite, concentrazione massima per domani e così via. Io ho massime motivazioni. Per i politici si dice che si giudica dopo 100 giorni, ma non ci siamo ancora. Non siamo ancora al 100%, ma la crescita c’è”.

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