A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Giuseppe Cannella, dirigente sportivo: “Ho sempre avuto modo di confrontarmi con Giuntoli e elogiarlo per quello che ha fatto. Sono rimasto un po’ deluso, ma le qualità descritte in precedenza sono vere, è stato bravissimo al Carpi e al Napoli. Sono rimasto deluso dal suo comportamento umano, ma quello ci sta, però non vado ad infangare il suo lavoro da professionista.
Natan? È difficile fare mercato a quei livello a livello internazionale con la qualità di Kim. Facendo un confronto tra Spalletti e Garcia, le squadre di Spalletti ovunque lui sia stato il 70% della manovra è stato nella fase difensiva.
Qualsiasi allenatore che ha un calciatore veloce e intelligente nella copertura degli spazi è il 70% del lavoro.
È normale che giocatori come Jesus e Rrahmani abbiano bisogno di un calciatore con queste caratteristiche. Diamo tempo a Natan per giudicarlo, lasciamolo ambientare.
L’Inter e la Juventus sono delle società che hanno due grandi dirigenti che in questo momento in Italia non hanno rivali. Noi parliamo sempre di Marotta, ma all’Inter il fenomeno è Ausilio. La Juventus deve concentrarsi sul campionato non avendo le coppe.
Il Napoli è una squadra più che ottima, la storia del calcio italiano ci dice che è difficilissimo ripetersi con la seconda vittoria di fila del campionato da Firenze in giù. In questo momento l’Inter è la squadra da battere per la rosa che ha.
Quest’anno l’Inter è quella che veramente ha qualcosa in più. Se Natan o chi per essi riesce a sopperire un’idea di calcio che il Napoli di Garcia sta continuando quella di Spalletti, il quadro è migliore. Poi c’è da considerare l’aspetto Osimhen. Ci sono dinamiche che il buon Giuntoli riusciva a tamponare. Il direttore sportivo ha un ruolo fondamentale, deve entrare nella testa di tutti i componenti dello spogliatoio”.
Antonio Napoletano
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