“Palla avanti, palla indietro, palla dentro”. Il mantra spallettiano rimbalza per Coverciano sugli azzurri impegnati a imparare i principi di gioco del nuovo ct. Allenamenti sul recupero palla avanzato, sulle uscite da dietro e sui movimenti d’attacco. La Nazionale cambia volto ma non sistema di gioco, che resta il 4-3-3 (almeno in partenza, visto che ormai i numeri servono solo per semplificare). Ci si interroga sulla formazione e soprattutto sul centravanti titolare.
Italia, Spalletti plasma la sua Nazionale “napoletana”: concetti chiari e Raspadori centravanti
Per il doppio impegno, purtroppo già decisivo in vista di Germania 2024 contro Macedonia del Nord e Ucraina, Spalletti sembra orientato a puntare su Raspadori. Le prove di Coverciano hanno visto alternarsi gli attaccanti centrali (Immobile, Retegui e il giocatore del Napoli). Le parole di Spalletti fanno propendere per chi “sa più legare il gioco”. Raspa alla Totti della Roma guidata dal guru di Certaldo, insomma. Una facile suggestione che però ha delle concrete basi di verità. Se l’idea è quella di utilizzare un centravanti di raccordo per cercare un gioco di sponda, se il difensore accompagna, o la giocata individuale, se la marcatura è più allentata, allora il napoletano è l’uomo su cui puntare.
In realtà nelle prove di Coverciano si è visto un po’ di tutto, anche Raspadori esterno sinistro, Zaniolo esterno destro e Retegui o Immobile (che se dovesse giocare sarà il nuovo capitano, altrimenti la fascia finirà sul braccio di Donnarumma) in mezzo. Sono stati alternati anche Gnonto, Chiesa, Politano e Zaccagni sulle fasce, a dimostrazione che, oggettivamente, prevedere l’attacco titolare è davvero complesso. Ci si può sbilanciare giusto sul centravanti. Per il resto, dando per scontato Gigio in porta, la difesa è quasi certa con Di Lorenzo e Di Marco esterni e la coppia Scalvini-Bastoni in mezzo. A centrocampo c’è l’incognita play. A seconda del fatto che Spalletti voglia dare più protezione a una difesa poco abituata a giocare a 4 o cercare comunque il palleggio, ci sarà spazio per Cristante o Locatelli. Gli interni saranno Barella e Tonali.
Spalletti ha rinunciato a Verratti, Scamacca, Jorginho, Calabria e Udogie ma in pochi, oggettivamente, possono criticare le scelte del neo ct, almeno nelle convocazioni. Resta però l’incognita dell’ex esterno sinistro dell’Udinese, ora al Tottenham, che potrebbe non essere più a disposizione della nostra Nazionale, visto che la Nigeria pressa per convincerlo a indossare la maglia verde delle Super Aquile. Lui ha già detto di preferire gli azzurri ma, se continuerà a non essere chiamato, sarà inevitabile vederlo nella selezione africana.
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