Per il momento il giocatore è sospeso dalle attività. Il suo stipendio verrà sospeso nel caso in cui verrà confermata la positività (dalle controanalisi o dalla rinuncia alle stesse). Dal punto di vista della Juventus, in caso di squalifica, l’avventura di Pogba in bianconero è destinata a terminare. Il tecnico transalpino però lo difende…
Juventus, aggiornamenti sul caso Pogba: è sospeso dalle attività, rischia la rescissione. Ma Deschamps lo difende…
Com’è noto, nei suoi viaggi in Florida, Paul Pogba avrebbe assunto a Miami – su indicazione medica da specialisti legati alla sua famiglia – un integratore di cui la Juve non era conoscenza. Nella ricostruzione dei due quotidiani, sulle due confezioni del prodotto che Paul Pogba avrebbe assunto ci sarebbe stato scritto chiaro e tondo che il prodotto all’interno conteneva una sostanza dopante. “La cosa certa è che Paul Pogba non ha mai voluto infrangere le regole”, aveva detto l’altro giorno la sua agente, l’avvocato Rafael Pimenta, appena scoppiato il caso di positività al testosterone. In pratica, non ci sarebbe comportamento doloso da parte di Paul, ma – secondo questa ricostruzione – si sarebbe trattato di una clamorosa svista. Fino a ieri la richiesta delle controanalisi non era stata fatta. Ricordiamo che da regolamento il giocatore ha 3 giorni di tempo dal momento della notifica della Procura Nazionale Antidoping per richiederle.
Una volta declinate le controanalisi o qualora le stesse confermassero la positività del giocatore, la difesa di Paul Pogba a processo verterà sulla tesi di un’assunzione inconsapevole della sostanza dopante. D’altronde, lui stesso ha ammesso ai dirigenti della Juventus di aver assunto testosterone senza esserne al corrente. Sulla vicenda Pogba si è espresso anche il ct della Francia Didier Deschamps: “Ci siamo messaggiati con Paul ma non ci ho parlato, avrò modo di farlo nei prossimi giorni. Sono molto sorpreso. Conoscendolo, non riesco a immaginare che abbia preso consapevolmente certi prodotti. Ricordo tutte le discussioni fatte con lui per i vaccini sul Covid… Ad ogni modo, la sostanza dopante c’è, a meno che non venga smentito dalle controanalisi. Poi si saprà il perché e il come. E non credo che Paul al momento lo sappia, purtroppo. Ci vorrà del tempo, ma io l’ho sempre sostenuto”.
Ad ogni modo, Pogba rischia una pena fra i due anni e fino un massimo di quattro anni (nel caso in cui sia accertata l’intenzionalità).
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