Samir Handanovic, portiere ex Inter recentemente ritirato, è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport e ha parlato di Onana: “Non mi è piaciuto il suo comportamento nei primi due mesi, quando non giocava. Poi ha detto la verità (ndr: Onana disse che Handanovic non era il suo modello), e c’è da aggiungere che io sono stato sempre coerente con lui e l’ho anche aiutato… Nessuno, però, ha detto che nella scorsa stagione ho avuto infortuni che mi hanno penalizzato: polso, dito rotto e polpaccio stirato. Ma andavo sempre in panchina con la squadra anche da indisponibile. E mai sarei andato contro il club per appartenenza verso club e tifosi.”
Inter, Handanovic non “dimentica” il suo vecchio collega Onana: “Non mi è piaciuto il suo comportamento”
Il 39enne portiere sloveno ufficializza il ritiro dal calcio giocato, dopo che l’Inter non gli ha rinnovato il contratto preferendo varare un corso del tutto nuovo con la coppia Sommer-Audero. Ma potrebbe subito tornare in nerazzurro in un’altra veste: “Smetto di giocare – annuncia alla Gazzetta dello Sport – sono in pace e felice così, metto la famiglia davanti. Adesso inizia il secondo tempo della vita e per ora posso dire che sia io che il club vorremmo continuare a collaborare con un nuovo ruolo e ci sono i presupposti perché accada. Ma al di là di tutto, ho sempre ragionato con una visione più grande: il bene dell’Inter”.
Handanovic adesso è sereno, ha smaltito la delusione per l’addio al club in cui ha militato per 11 anni: “All’inizio può sembrare strano, anche perché mi sento ancora bene fisicamente e un altro anno avrei potuto farlo, ma poi ci pensi e capisci che è normale: nessun rimpianto. Per fortuna, ho le idee chiare: prima o poi vorrei allenare. Non fare il tecnico dei portieri, ma l’allenatore a 360°”.
La “puntura” ad Onana – Sì, proprio a quell’André Onana che l’anno scorso lo ha relegato in panchina, salvo poi andarsene subito appena si sono palesate le sirene del Manchester United: “Mi ha ringraziato quando è andato via? Quelle parole mi sono piaciute, ma non mi è piaciuto il suo comportamento nei primi due mesi, quando non giocava. Poi ha detto la verità, e c’è da aggiungere che io sono stato sempre coerente con lui e l’ho anche aiutato… Ho avuto infortuni che mi hanno penalizzato: polso, dito rotto e polpaccio stirato. Ma andavo sempre in panchina con la squadra anche da indisponibile. E mai sarei andato contro il club per appartenenza verso club e tifosi. Io ho sempre scelto di restare, anche quando avevo offerte importanti. Ne sono fiero”, conclude orgogliosamente Handanovic.
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