La squadra di Inzaghi ha annichilito quella di Pioli, mettendo in evidenza tutte le differenze tra le due rivali milanesi. Thuram impressiona, la difesa rossonera non pare all’altezza, i nerazzurri sembrano avere molte più armi per puntare alla seconda stella. E, con un Napoli che arranca, il Biscione può sorridere…
Da Milano, gli umori post-derby: Inter caterpillar, Milan allo sbando. Lo scenario
Per la prima volta nella sua storia l’Inter è riuscita a vincere il suo quinto derby consecutivo: dopo la Supercoppa Italiana, il match di ritorno di Serie A e le semifinali di Champions League della scorsa stagione, ieri il 5-1 di San Siro che ha tenuto a distanza il Milan in classifica e lanciato un pesante messaggio a tutto il campionato oltre a essere il miglior viatico possibile per affrontare l’inizio della campagna europea (mercoledì il match contro la Real Sociedad). Un successo che si può definire per gran parte “a costo zero”, visto che i primi quattro gol sono arrivati tutti da giocatori arrivati a parametro zero: doppietta per Henrikh Mkhitaryan (lasciato partire dalla Roma nel 2022), sigillo di Marcus Thuram (tra l’altro strappato questa estate proprio ai cugini rossoneri dopo il divorzio dal Borussia Moenchengladbach) senza contare Hakan Calhanoglu, arrivato proprio da Milanello due nel 2021.
Un 5-1 catastrofico, che ridimensiona l’ottimo inizio di campionato e riporta in superficie spettri allontanati per qualche mese. Il Milan di Pioli crolla contro l’Inter, viene martoriato, stravolto, colpito a ripetizione. Una debacle tanto storica quanto ingiustificabile. I problemi per il Diavolo riguardano principalmente la fase difensiva, a corto di fiato (e di uomini, in alcune zone di campo). Insomma la fase difensiva rossonera latita a prescindere dalla cinquina patita al Meazza. E la stagione è ancora lunghissima: urgeva un rinforzo, che alla fine non è mai arrivato. Ce n’è per tutti, comunque, e non sono previste assoluzioni. Dopo un 5-1 in un derby, non è possibile concederle.
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