La sfortuna c’entra, ma rischia seriamente di non essere il problema principale per la Roma e Renato Sanches. Ed è proprio questo che tiene in ansia Mourinho e lo staff giallorosso, riporta la Gazzetta dello sport.
Roma, Renato Sanches ancora out per infortunio: è il 15esimo in tre anni
L’ennesimo guaio fisico accusato dal portoghese durante l’esordio in Europa League contro lo Sheriff infatti potrebbe aver fatto esplodere un caso, legato allo stato di salute del centrocampista.
E a confermarlo sono le parole dello Special One nel post partita di Tiraspol: “Sanches purtroppo è questo, è sempre a rischio, e il motivo è difficile da capire. Il Bayern Monaco non ha capito, neanche il Psg e pure noi facciamo fatica. È un grande giocatore, ha bisogno di scendere in campo. Ha avuto tre giorni di riposo, era super ok per disputare altri 45 minuti, ma ha sentito qualcosa”.
L’ex Psg ha abbandonato sconsolato il terreno di gioco dopo 28 minuti per un problema alla coscia destra che lo costringerà a sottoporsi a esami strumentali nelle prossime ore.
La situazione non appare rosea visto che, quello di ieri, è il secondo stop dal suo arrivo nella Capitale dopo la lesione muscolare riportata in allenamento subito dopo la prima gara di campionato con la Salernitana. Ma a rendere preoccupante il quadro del numero 20 è un altro dato. Con quello di ieri infatti il numero di infortuni muscolari accusati da Sanches dall’inizio della stagione 2020/21 è salito a 15. Una cifra preoccupante per un giocatore di 26 anni.
Se lo stop del portoghese rischia di rappresentare una tegola per Mourinho e il suo staff, sarebbe invece una vera e propria beffa per il general manager Tiago Pinto.
Soltanto venti giorni fa il dirigente giallorosso si era speso in prima persona per rassicurare l’ambiente sulle condizioni fisiche del suo pupillo: “Tutto quello che andrà male con Renato Sanches avrà solo un responsabile. Tiago Pinto. Io sono ossessionato da quel giocatore. Al Benfica l’ho voluto prendere, a Roma prima non ci sono riuscito. Ora sì. Ha avuto problemi nel passato, è vero. Se li avrà nel futuro sarà colpa mia. Io sono convinto che con questo allenatore, con questo staff tecnico e con i nostri medici saremo capaci di portare al massimo Renato. Se lui gioca un tot di partite noi dobbiamo riscattarlo. Se le cose vanno bene, ok. Se vanno male è solo colpa mia, sono consapevole dei rischi. È un giocatore che mi fa impazzire”.
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